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La Procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio per il Ministro Romano

La Procura di Palermo ha predisposto la richiesta di rinvio a giudizio per il Ministro Saverio Romano. Il reato contestato è quello di concorso in associazione mafiosa.
A cura di Alfonso Biondi
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Romano

*** Aggiornamento: tutte le vicende giudiziarie legate a Francesco Saverio Romano si sono concluse con archiviazione o assoluzione.

La Procura di Palermo ha chiesto il processo per il Ministro dell'Agricoltura Saverio Romano. Il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e il sostituto Nino Di Matteo hanno predisposto la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del Ministro;  il provvedimento in questione verrà quindi inviato all'ufficio del gup che deciderà se  prosciogliere Romano oppure rinviarlo a giudizio. Il reato contestato è quello di concorso in associazione mafiosa.

Il pubblico Ministero Di Matteo aveva inoltrato al giudice per le indagini preliminari la richiesta di archiviazione, ritenendo che non sussistessero elementi sufficienti per chiedere il rinvio a giudizio. Tale richiesta è stata però bocciata dal giudice per le indagini preliminari Giuliano Castiglia, il quale ha spiegato in più di 100 pagine che contro Romano può essere sostenuta l'accusa in giudizio. La richiesta si configura quindi come un atto dovuto.

Nel frattempo Franco Inzerillo e Raffaele Bonsignore, avvocati difensori di Romano, stanno valutando la strategia processuale da mettere in campo. A tal proposito potrebbe essere molto probabile da parte loro la richiesta di rito abbreviato: in tal modo il loro assistito verrebbe giudicato in base agli elementi d'accusa raccolti fino a questo momento. E potrebbe trattarsi di una scelta azzeccata dato che tali elementi avevano indotto la Procura di Palermo a chiedere l'archiviazione. Un'eventuale assoluzione col rito abbreviato farebbe sì che l'imputato non possa essere più processato, neanche in presenza di nuovi elementi d'indagine.

Saverio Romano, esponente dei Responsabili, venne nominato Ministro per le politiche agricole lo scorso marzo nell'ambito del piccolo rimpasto di governo voluto da Berlusconi. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano espresse però delle riserve sulla nomina di Romano, visto il procedimento giudiziario che lo coinvolgeva. Il Capo dello Stato decise di procedere con la sua nomina, ma in pari tempo auspicò "che gli sviluppi del procedimento chiariscano al più presto l’effettiva posizione del ministro".

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