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La Merkel contro i mercati: Non sono al servizio del popolo

La Cancelliera tedesca si scaglia contro i mercati che si sono arricchiti in questi anni alle spalle della gente comune, mentre Draghi conferma la volontà della Bce di acquistare titoli di stato a breve termine.
A cura di Antonio Palma
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La Merkel contro i mercati: Non sono al servizio del popolo

I mercati non sono al servizio del popolo e bisogna impedire che distruggano il frutto del lavoro della maggioranza delle persone. Sono queste le parole usate oggi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel contro i mercati finanziari e gli speculatori e che rappresentano un attacco diretto e senza precedenti del Governo tedesco verso chi specula sul debito dei Paesi in difficoltà. Una mossa preparata per tempo quella della Merkel per chiarire il punto di vista della Germania che non lascerà campo libero a chi cerca di sfruttare il momento di debolezza dell'Europa. Negli ultimi cinque anni ha detto la Merkel i mercati hanno consentito a poche persone di arricchirsi a spese e alle spalle della maggioranza della popolazione e per questo i Governi devono liberarsi dal loro giogo  abbassando quel debito pubblico eccessivo che hanno accumulato. Ovviamente nulla cambia nelle idee tedesche e non ci sarà nessuna "unione del debito" ma solo regole comuni per proteggersi a vicenda. Per quanto riguarda la Grecia la Merkel ha nuovamente garantito la volontà di voler salvare il Paese in difficoltà in cambio di un'attuazione ferrea delle regole che impediscano appunto queste speculazioni.

Draghi rilancia l'acquisto dei bond da parte della Bce – Le parole della Merkel hanno fatto da eco a quelle pronunciate dal governatore della Bce Mario Draghi che, in audizione a porte chiuse davanti all'Europarlamento, ha rilanciato l'acquisto di Bond da parte della Banca centrale europea. Draghi  si è difeso dalle numerose obiezioni dei parlamentari spiegando puntigliosamente che "acquisti di bond a tre anni non si configurano come aiuto di Stato" in quanto "finanziamento troppo breve per essere classificato come creazione di moneta". Incassando anche il sostegno del numero uno della banca tedesca, Draghi ha insistito sul fatto che l'acquisto dei titoli di Stato sul mercato secondario da parte della Bce rispettano i trattati attuali e servono a dare una mano ai Paesi in difficoltà in cambio di alcune condizioni sul rigore finanziario. La situazione è tutt'altro che calma ha spiegato Draghi con "futuro incerto e crescita fragile" per questo l'Unione bancaria su cui si sta lavorando è una tappa fondamentale per la ricostruzione dell'Eurozona.

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