25 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La CGIL indice lo sciopero generale il 5 dicembre

Susanna Camusso avanza la proposta al direttivo della CGIL: sciopero generale il 5 dicembre contro legge di Stabilità e Jobs Act.
A cura di Davide Falcioni
25 CONDIVISIONI
Immagine

Tanto tuonò che infine piovve: dopo settimane di annunci e dopo la manifestazione nazionale dello scorso 25 ottobre Susanna Camusso, leader della CGIL, si appresta a proporre al direttivo del principale sindacato italiano lo sciopero generale di otto ore per il 5 dicembre con manifestazioni a livello territoriale contro la Legge di Stabilità e il Jobs Act. Lo ha annunciato la leader sindacale auspicando che anche Cisl e Uil "convergano" sulla decisione di una mobilitazione generale e sulla data. Un sì che tuttavia appare tutt'altro che scontato: proprio questa mattina, infatti, da palazzo Chigi era arrivata una convocazione delle parti sociali per il 17 novembre. Una mossa – maturata dopo la manifestazione di sabato dei lavoratori del pubblico impiego – che da Cisl e Uil è stata letta come un'apertura al dialogo da parte del governo, in particolare del ministro Marianna Madia. Carmelo Barbagallo – segretario generale aggiunto della Uil dopo le dimissioni di Angeletti – ha commentato: "Ho fatto bene a chiedere di aspettare" a proclamare lo sciopero generale. Il sindacalista aveva chiesto alla Cgil di non indicare una data per la mobilitazione e aspettare il via libera delle altre sigle sindacali.

Susanna Camusso tuttavia ha preferito tirare dritto e l'approvazione da parte del direttivo ormai appare come una formalità o poco più. Dopo aver portato in piazza quasi un milione di persone lo scorso 25 ottobre e dopo la mobilitazione di 100mila lavoratori del pubblico impiego di sabato dalla base insisteva la richiesta di una giornata di sciopero generale che concludesse un primo ciclo di lotta. I vertici della Cgil hanno quindi proposto la data del 5 dicembre, a ridosso del ponte dell'Immacolata: "La proposta che facciamo al direttivo – ha detto Camusso a margine della riunione del Parlamentino dell'organizzazione – parte dalla valutazione della grande mobilitazione del 25 ottobre e da quella dell'8 novembre (unitaria del pubblico impiego, ndr), dalle richieste venute da quelle piazze, dalla volontà che abbiamo di salvaguardare tutti i punti di iniziativa unitaria", a partire dallo sciopero deciso per la scuola. "La proposta che facciamo a Cisl e Uil è di convergere tutti su quella data. Credo sia interesse e responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono". In merito alla convocazione del governo la leader Cgil dice: "Siamo sempre pronti a farci stupire da effetti speciali ma dubito che il Governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità per questo penso che dovremo continuare la nostra mobilitazione".

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views