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John Demjanjuk, il boia di 28 mila ebrei ‎è morto

Cittadino americano, originario dell’Ucraina, conosciuto anche come “Ivan il Terribile”, Demjanjuk lo scorso anno è stato condannato per aver preso parte allo sterminio di 27.900 persone nel campo di Sobibor, in Polonia. Aveva 91 anni.
A cura di Biagio Chiariello
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cittadino americano di origine ucraina ivan il terribile era una guardia a sobibor

Un pensionato statunitense di origini ucraine è morto all'età di 91 anni nella sua casa di riposo in Germania. Nulla di strano se non fosse che quel vecchietto era conosciuto anche come "Ivan il Terribile", al secolo John Demjanjuk, accusato di aver partecipato al massacro di 27.900 ebrei nel campo di sterminio di Sobibor, in Polonia, nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. Un'accusa che lo scorso maggio gli è valsa una condanna a cinque anni di carcere. Pena poi cancellata, considerata l'età del soggetto. Demjanjuk se ne è andato per sempre da uomo libero in un ospizio nel sud della città bavarese di Bad Feilnbach. A riferirlo è stato il figlio, John Demjanjuk Jr., secondo il quale il padre è deceduto per cause naturali. «Mio padre si è addormentato con il Signore. E' stato una vittima e un sopravvissuto della brutalità sovietica e tedesca fin dall'infanzia – ha detto il giovane Demjanjuk Jr. in un'intervista -. Amava la vita, la famiglia e l'umanità. La storia mostrerà che la Germania lo ha usato come capro espiatorio delle azioni dei tedeschi nazisti». Il caso della pena di Demjanjuk rappresenta un precedente giuridico, essendo la prima volta che qualcuno viene condannato solo sulla base del ruolo di guardia di un campo di concentramento, senza essere coinvolto direttamente in un omicidio. In realtà il giudice che emise la condanna, Ralph Alt, disse di avere le prove per dimostrare che Demjanjuk era una parte della «macchina di distruzione» nazista.

CHI ERA JOHN DEMJANJUK– Nato il 3 aprile 1920 in Ucraina, Ivan Demjanjuk faceva parte dell'Armata Rossa, prima di essere catturato nel 1942 dall'esercito nazista. Da allora il suo impiego fu quello di guardia nel campo di Sobibor. Dopo la fine della guerra emigrò con la famiglia negli USA, dove nel 1958 ottenne la cittadinanza americana e diventò John Demjanjuk. Le prime accuse contro di lui, furono lanciate nel 1977. All'epoca Demjanjuk era un anonimo metalmeccanico di Cleveland, nell'Ohio. Con la scoperta del suo passato nazista, gli USA ne chiesero la revoca della cittadinanza. Nel 1988 arriva la condanna a morte da parte del governo israeliano che lo accusa di essere una delle guardie di un altro campo di sterminio, altrettanto tristemente noto: Treblinka. La condanna viene però annullata nel '93 quando si scopre che il cognome di Ivan il Terribile era  Marchenko, e non Demjanjuk. Ma John quel crudele appellativo se lo porterà fino alla tomba. Tornato negli USA, Demejanjuk finisce in una nuova inchiesta. Un giudice lo accusa di aver nascosto il suo passato a Sobibor. Così nel 2005 l'ufficio di immigrazione stabilisce che Demjanjuk deve essere estradato in, Polonia, Ucraina o Germania. Qui lo aspetta un lungo processo, al termine del quale l'ormai 90enne ex guardia viene condannato per associazione con i nazisti. Proprio l'età avanzata lo salva dal carcere.

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