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Israele, tensione alle stelle. Hamas lancia l’Intifada per ‘liberare Gerusalemme’

Cresce la tensione dopo l’ondata di violenza nei giorni scorsi contro cittadini israeliani. Gli altri accoltellamenti tra arabi ed ebrei a Dimona, Gerusalemme e in Cisgiordania. Sparatoria a ridosso della barriera difensiva a nord di Gaza, ci sono vittime e feriti.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE – Sei morti a Gaza, uno a Hebron. Sono almeno sei i palestinesi uccisi oggi dal fuoco israeliano, che ha anche provocato decine di feriti negli scontri vicino alla frontiera con Gaza. Secondo quanto reso noto da fonti sanitarie di Gaza, quattro di loro, tutti 20enni, sono stati uccisi quando i soldati hanno reagito aprendo il fuoco dopo che i giovani avevano lanciato pietre contro di loro nella frontiera comune a est di Khan Yunis. Altri due giovani, tra cui un 15enne, sono stati uccisi in scontri analoghi a est di Gaza City. Un altro palestinese è stato ucciso in Cisgiordania dopo aver accoltellato un poliziotto israeliano all'ingresso occidentale di Kiryat Arba, grosso insediamento ebraico alle porte di Hebron.

Otto aggressioni in 48 ore e il clima di tensione in Israele resta altissimo. Le violenze nelle ultime ore si sono spostate a Gaza, a ridosso della barriera difensiva, nei pressi del kibbutz di Nahal Oz, dove sono scoppiati scontri tra palestinesi ed esercito israeliano. Secondo l’agenzia Maan – che cita fonti mediche locali – quattro manifestanti sono morti e circa venti sono rimasti feriti. Per ora nessuna conferma da parte israeliana. Segnati accoltellamenti tra arabi ed ebrei a Dimona, Gerusalemme e in Cisgiordania. In particolare Netanyahu in mattinata ha condannato l'attacco del 17enne israeliano contro 4 "arabi innocenti" a Dimona, assicurando che "le autorità  perseguiranno chiunque compia violenza e violi la legge, a prescindere da quale parte la compia".  Si tratta, va detto, del primo attacco compiuto da un ebreo contro arabi-israeliani o palestinesi, da quando è cominciata l'ondata di aggressioni di questo genere contro gli ebrei.

Sempre da Gaza, arriva l’appello del leader islamista di Hamas, Ismail Haniyeh, che chiede ai palestinesi di intensificare gli attacchi e trasformarli in una vera “intifada” per liberare Gerusalemme. “Confermo che Gaza sostiene la battaglia Gerusalemme e per la moschea di al-Aqsa e supporta la benedetta Intifada nonostante il dolore, il blocco e cospirazioni”, ha detto Haniyeh durante la preghiera musulmana del venerdì in una delle principali moschee di Gaza. Già il gruppo islamista Jihad Islamica aveva fatto appello da Gaza a sollevare un'altra Intifada. "La battaglia per Gerusalemme è la battaglia di Gaza e l'Intifada della Cisgiordania è l'Intifada del nostro popolo", ha aggiunto Haniyeh, prima di sottolineare che il suo movimento, Hamas, "farà sempre il dovuto per appoggiare" il popolo.

Sulla nuova ondata di aggressioni in Medio Oriente è intervenuto anche Papa Francesco facendo un appello per "la riconciliazione e la pace" ha detto durante il Sinodo. "Siamo dolorosamente colpiti e seguiamo con profonda preoccupazione quanto sta avvenendo in Siria, in Iraq, a Gerusalemme e in Cisgiordania, dove assistiamo ad una escalation della violenza che coinvolge civili innocenti".

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