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Iraq: troppi morti, sospesa l’offensiva contro l’Isis a Tikrit

La decisione dopo le pesanti perdite subite nell’attacco alla città in mano alle milizie jihadiste.
A cura di Antonio Palma
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L'esercito iracheno ha temporaneamente sospeso l'offensiva militare contro i jihadisti dell'Isis per riconquistare Tikrit, citta nel nord dell'Iraq controllata dallo Stato islamico. Lo riferisce il Washington Post citando il ministro dell'Interno iracheno, Mohammed al-Ghabban. Secondo le fonti citate dal quotidiano americano, la decisione di fermare offensiva dell'esercito regolare iracheno e delle milizie al seguito coordinate dall'Iran sarebbe arrivata a causa delle pesanti perdite avute negli ultimi giorni di battaglia attorno alla città. L'offensiva infatti dura ormai da due settimane e sembra aver perso lo slancio iniziale. Dopo aver occupato i vari sobborghi, le truppe di Baghdad infatti avevano circondato la città natale di Saddam Hussein, ma quando sembrava imminente la riconquista di Tikrit si sono fermate e non sono riuscite ad arrivare nel centro cittadino.

Forte resistenza dell'Isis

Anche se la città è sotto assedio da ormai più di 15 giorni, infatti, le milizie jihadiste dell'Isis stanno opponendo una strenua resistenza e si combatte strada per strada e casa per casa. Sempre secondo il quotidiano americano, nel cimitero sciita di Najaf, uno dei più grandi del mondo, arrivano circa 60 cadaveri al giorno dalla linea del fronte. Attualmente le truppe governative controllano quasi i tre quarti della città, ma ora il comando vuole riorganizzare le forze e far affluire altre unità al fronte. I jihadisti infatti sono trincerati molto bene e si sono difesi con un sistema articolato di trincee, mine, bombe artigianali, trappole esplosive e cecchini.

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