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Iraq, i miliziani quaedisti conquistano Mosul: 500mila persone in fuga

I combattenti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante avanzano e conquistano la seconda città più importante del paese.
A cura di Davide Falcioni
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Non accenna a rallentare l'avanzata dei quaedisti nel nord dell'Iraq. I miliziano, dopo aver conquistato la seconda città del Paese – Mosul – hanno preso il controllo anche delle province di Ninive, Salaheddine, Baiji e Kirkuk, città compresa. Il governo, guidato dal primo ministro Nouri al Maliki – ha reso noto che verrà creata una cellula d'emergenza per tentare di fronteggiare l’insurrezione. Cresce la preoccupazione a livello internazionale. Nel frattempo Mosul è praticamente in mano ai quaedisti e per questo è iniziato un autentico esodo dalla città: 500 mila abitanti – praticamente un terzo del totale – hanno lasciato le proprie case nel corso delle ultime ore allo scopo di salvarsi dall'avanzata dei miliziani dell'Isis, lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, organizzazione presente in forze anche in Siria nel fronte dei ribelli. Atheel al-Nujaifi, governatore della città, ha puntato il dito contro il governo centrale chiedendo che "i leader militari vengano processati per aver permesso la caduta di Mosul".

Crisi in Iraq: guerriglieri curdi pronti ad aiutare il governo

Il governo, a fronte degli ultimi eventi, ha annunciato la creazione di “una cellula di crisi per supervisionare il volontariato e l’armamento” dei cittadini pronti a combattere e la propria decisione di “riorganizzare” le forze di sicurezza. la situazione, per il premier Nouri al Maliki, intanto si fa sempre più complicata. Nizar al Samarrai, membro del Centro Studi iracheni strategici, gli ha chiesto di dimettersi. Stessa richieta avanzata da Osama al Najafi, presidente del Parlamento, che si è unito alla richiesta parlando di "tragedia a Ninive" insieme al portavoce del Movimento popolare iracheno, Mohammed Taha Hamdun. In questo quadro un prezioso aiuto potrebbe arrivare dai guerriglieri curdi, che hanno reso noto di essere pronti ad armarsi per liberare Mosul. Non a caso numerosi peshmerga si sono già messi in azione, riconquistando la cittadina di Rubaia, finora sotto il controllo dei quaedisti.

Ban Ki-Moon: "L'avanzata dell'Isis è una minaccia per tutta la regione"

La situazione, dunque, è oggettivamente fuori controllo. In questo quadro, in occasione di un summit ad Atene tra Ue e Lega Araba, il Ministro degli Esteri Federica Mogherini si è detta molto preoccupata per l'avanzata dell'Isis. Anche Ban Ki-Moon ha affermato che i quaedisti rappresentano una “minaccia per la stabilità di tutta la regione”. L'Iran, dal canto suo, ha chiesto che la comunità internazionale si faccia carico di un'azione di supporto a Baghdad: “È necessario che i governi e gli organismi internazionali sostengano la nazione irachena inquesto momento critico", ha detto Marziyeh Afkham, portavoce del ministero degli esteri.

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