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Una bambina di dieci anni spende 2.800 euro su Roblox, la madre: “Ce ne siamo accorti troppo tardi”

Il caso apre un problema più ampio, quello dei giochi e degli acquisiti online. Spesso le soluzioni esistono ma i genitori non lo sanno, oppure pensano che non siano pericolosi al punto di attivare il parental control.
A cura di Elisabetta Rosso
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A un certo punto Georgina Munday, infermiera di 44 anni del Denbighshire (contea inglese nella regione delle Midlands Orientali), si è accorta che mancavano 2800 euro sul suo conto. Erano stati spesi tutti su Roblox, il videogame che trascina il giocatore in un mondo virtuale. Una volta iscritti si crea un avatar, che può acquisire nuovi accessori e abilità comprandoli direttamente online. E i soldi di Georgina sono finiti tutti lì. Subito ha pensato a una truffa poi ha capito che il problema era da un'altra parte. Li aveva spesi sua figlia di 10 anni. 

Seduta sul divano, mentre giocava al suo videogame, la figlia di Georgina ha cambiato la password e attinto al fondo della madre. Ha accumulato piccoli acquisti da 20 euro, e quando Georgina ha controllato il suo conto ha scoperto "centinaia di transazioni, conferme di pagamento, le ho viste ed è scoppiato il panico, ho pensato oh mio Dio, di chi è questa carta?". Il caso apre una questione più ampia sul gioco e gli acquisiti online. Spesso le soluzioni esistono ma i genitori non lo sanno, oppure pensano che determinati giochi non siano pericolosi al punto di attivare il parental control.

Il caso di Georgina Munday

La battaglia di Georgina inizia con una richiesta alla Tesko Bank, per ottenere un rimborso, contatta anche Apple. Chiamate però che in un primo momento sembrano non soddisfare le sue richieste. "È stato un periodo orribile, davvero stressante", ha raccontato alla BBC, "al momento non sto lavorando, mi occupo di mia figlia. Gli ultimi mesi sono stati piuttosto difficili, quindi forse abbiamo distolto lo sguardo. Ho solo pensato che avrei dovuto pagare il saldo di Roblox a rate nei prossimi anni". Avendo fatto transazioni di piccola portata Georgina non si è accorta subito che la figlia avesse speso oltre 2800 euro sul gioco.

"Ho telefonato a Tesco Bank e mi hanno detto che, dato che si trattava di mia figlia, non potevano farci niente. Così ho provato di nuovo con Apple, mi hanno solo letto i loro termini e condizioni. Poi ho contattato la BBC, scrivendo a You and Yours, il programma per i consumatori." La pubblicazione delle notizia sembra aver fatto fare marcia indietro a Tesco Banck che dopo le prime resistenze ha deciso di rimborsare l'intero importo. Tesco Bank ha dichiarato: "Abbiamo effettuato un'ulteriore revisione di questo caso e ora abbiamo concordato con la signora Munday che le rimborseremo l'intero importo", e poi hanno aggiunto, "ci scusiamo con la signora Munday per non essere giunti a un accordo quando ci ha contattato per la prima volta, e quindi abbiamo anche organizzato un pagamento aggiuntivo per lei come gesto di buona volontà". Quando Georgina ha ricevuto la notizia si è sentita sollevata: "Ho pianto, ho tolto un peso sulle mie spalle", ha raccontato alla BBC.

Come tutelare i figli dai giochi online

Il caso apre però un problema più ampio: come è stato possibile che una bambina di 10 anni spendesse oltre 2800 euro su Roblox? I videogame soprattutto per i più giovani dovrebbero avere dei blocchi per impedire l'uso improprio del conto dei genitori o dei tutori. Apple in difesa ha spiegato che gli account possono essere impostati per avvisare un genitore quando il figlio compra qualcosa su Roblox. Ha anche aggiunto che i tutori non dovrebbero rivelare password o abilitare il FaceID per permettere ai figli di usare i dispositivi solo con il loro consenso e supervisione.

Georgina ha detto che i genitori dovrebbero essere vigili e consapevoli di quello che fanno i figli quando sono online, "i bambini però sono un passo avanti rispetto ai genitori ai giorni nostri. Abbiamo pensato che questo gioco Roblox fosse abbastanza innocente, sembra molto semplice. C'è un intero mondo là fuori su questo Roblox di cui non sapevamo nulla." Anche Roblox è intervenuto sul caso spiegando che l'azienda "ha una solida politica per l'elaborazione delle richieste di rimborso nei casi in cui potrebbero esserci stati pagamenti non autorizzati dall'account di una persona. I genitori hanno anche accesso a una suite di parental control che possono essere utilizzati per determinare quanto i loro figli possono spendere e impostare notifiche per aumentare la visibilità sulla spesa dei loro figli su Roblox."

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