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Ora sappiamo perché l’11 gennaio tutti gli aerei degli Stati Uniti si sono fermati: è bastato un errore banale

Dietro il blocco aereo non c’è solo la disattenzione di alcuni dipendenti della FAA, ma un sistema che il dipartimento dei trasporti aveva già definito “vintage difettoso”.
A cura di Elisabetta Rosso
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L’11 gennaio la Federal Aviation Administration (FAA) ha lasciato a terra tutti i voli degli Stati Uniti, bloccando il sistema aereo per circa cinque ore e accumulando più di 8000 ritardi. Nessuno è riuscito a spiegare subito l’origine del problema, tutti hanno pensato che dietro a uno stop aereo di tali dimensioni non poteva che esserci un attacco hacker. E invece il motivo era molto più banale.

A distanza di poche settimane la FAA ha comunicato che la causa del blocco aereo è stata solo la disattenzione di alcuni appaltatori che per sbaglio hanno cancellato dei file. In realtà, oltre errore umano c’è il NOTAM (Notam to Air Missions), il sistema che emette avvisi per il personale di volo. Un apparato obsoleto che mischia le nuove tecnologie con componenti vecchi di trent'anni.

La spiegazione della FAA

In un comunicato ufficiale, la FAA ha spiegato che una revisione preliminare "ha determinato come il personale a contratto ha eliminato involontariamente i file mentre lavorava per correggere la sincronizzazione tra il database primario live e un database di backup".

Ha poi aggiunto: "La FAA ha apportato le necessarie riparazioni al sistema e ha adottato misure per rendere il sistema NOTAM più resiliente. L'agenzia sta agendo rapidamente per adottare qualsiasi altra lezione appresa nei nostri sforzi per garantire la continua solidità del sistema di controllo del traffico aereo della nazione".

Cosa è successo l'11 gennaio

Tutti i voli negli Stati Uniti sono stati bloccati a causa di un guasto al sistema informatico della Federal aviation administration (Faa). Nello specifico il problema ha riguardato il funzionamento di NOTAM.  American Airlines ha spiegato che l’interruzione ha colpito “tutti i voli, compresi tutti i vettori”, per questo gli aerei non sono riusciti a lasciare il suolo. Un problema che ha anche lasciato a terra i voli militari, secondo quanto riferito, i piloti infatti avrebbero dovuto contattare il NOTAM per informarsi sui potenziali rischi di volo.

Secondo Michael McCormick, professore alla Embry-Riddle Aeronautical University, l’ultima volta che negli Stati Uniti si è registrato un blocco del genere è stato l’11 settembre del 2001, quando una serie di attacchi suicidi organizzati dall’organizzazione terroristica di Al Qaida ha dirottato diversi aerei in tutto il Paese causando anche la distruzione delle Torri Gemelle.

Il danno ha spinto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dopo essere stato informato a chiedere "un'indagine completa sulle motivazioni", come ha scritto in un tweet l'addetto stampa della Casa Bianca. Biden ha poi aggiunto: "Ho chiesto di riferire direttamente a me non appena si scopriranno le cause". Qualche settimana dopo arrivano le risposte.

Perché tutti i voli sono rimasti a terra

A provocare i ritardi e i voli a terra sono stati gli appaltatori che lavorano al sistema NOTAM della Federal Aviation Administration. Sembra infatti che stessero sincronizzando un database principale e uno di backup quando hanno "eliminato involontariamente file" necessari per mantenere in funzione il sistema di allerta. L’agenzia ha poi ribadito che “non sono state trovate prove di un attacco informatico o di intenti dannosi".

All’origine di tutto però c’è un’infrastruttura ancora vecchia e mal aggiornata: il NOTAM, attivo dal 1947. Come ha confermato con una nota l’Associazione dei proprietari di aeromobili e dei piloti degli Stati Uniti: “Niente NOTAM, niente volo. Tutti coloro che sono coinvolti in questo problema comprendono che i sistemi e la tecnologia devono essere aggiornati. Ci sono una serie di processi in corso in questo momento presso la FAA per assicurarsi che tali sistemi rimangano aggiornati”.

Un sistema obsoleto da cambiare

Il NOTAM è un mosaico di nuove tecnologie e componenti vecchi di trent'anni. Il sistema ha iniziato a vacillare 10 gennaio e, nonostante gli sforzi, nelle prime ore del giorno successivo l'agenzia ha deciso di reimpostare il sistema e ordinare l'interruzione dei viaggi aerei a livello nazionale.

L'interruzione quindi ha evidenziato i sistemi informatici obsoleti della sicurezza aerea statunitense. Non è chiaro infatti come un errore così banale possa far crollare l'intero sistema di notifica. Lo stesso dipartimento dei trasporti aveva descritto il sistema NOTAM come "hardware vintage difettoso" in un documento di budget che richiedeva 30 milioni di dollari per finanziare i suoi aggiornamenti.

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