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La Commissione Ue vieta TikTok, l’avviso ai dipendenti: “Disinstallare l’app dagli smartphone”

Tutti i dipendenti che lavorano per la Commissione europea dovranno disinstallare l’app entro il 15 marzo. Ora anche l’Europa ha paura che Pechino raccolga i dati degli utenti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Come funziona la guerra fredda ai tempi dei social? Con divieti governativi, app disinstallate, e il terrore di essere spiati dalle piattaforme. TikTok ora potrebbe essere bandito anche in Europa. L'ordine è arrivato questa mattina dalla Commissione europea, tutti i dipendenti dovranno eliminare al più presto l'app dai loro smartphone. La decisione è stata presa "per proteggere i dati della Commissione e aumentare la sua sicurezza informatica, il Corporate Management Board della Commissione ha deciso di sospendere l'applicazione TikTok sui dispositivi aziendali e sui dispositivi personali iscritti ai servizi di telefonia mobile della Commissione", come riporta il sito Euractiv. Ed è solo l'ultimo provvedimento di un lungo braccio di ferro, da un lato c'è l'Occidente, dall'altro il social cinese più scaricato al mondo.

Perché la Commissione Ue ha chiesto di disinstallare TikTok ai suoi dipendenti

Entro e non oltre il 15 marzo i dipendenti dovranno quindi disinstallare l'app, chi si rifiuta non potrà più utilizzare la posta elettronica della Commissione e Skype for Business. La caccia alle streghe è iniziata negli Stati Uniti, da mesi il Congresso sta cercando di limitare l'uso dell'app sui dispositivi dei dipendenti statali, ora è approdata anche in Europa. L'allarme infatti è arrivato dal Senato americano che ha ribadito: “Con TikTok Pechino ci spia. Sicurezza a rischio anche per voi”.

L'accusa principale è quella di raccogliere i dati degli utenti. Di per sé è quello che hanno fatto fino ad ora tutti i social, si consideri per esempio lo scandalo Cambridge Analytica di Facebook. Il problema è che TikTok, è proprietà della cinese Bytedance, il timore dell'Occidente quindi è che il social sia uno strumento del governo di Pechino. La legislazione proposta in realtà entra in un programma di isolamento più ampio, che vuole bloccare tutti social media sotto l’influenza russa e cinese. Dopo le indagini statunitensi anche il Senato francese ha messo sotto inchiesta la piattaforma per capire meglio come gestisce i dati e qual è la sua strategia di influenza.

L'avvertimento a Shou Zi Chew

Il 19 gennaio, con un tweet il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton ha postato l'immagine di una videochiamata con Shou Zi Chew, Ceo di TikTok. Durante l'incontro si era già parlato di applicare misure restrittive al social se non avesse rispettato determinati limiti. "Il Dsa include sanzioni dissuasive tra cui un divieto di operare in Ue in caso di ripetute gravi violazioni che minacciano la vita o la sicurezza delle persone" aveva avvertito Breton, "non esiteremo ad adottare l'intera portata delle sanzioni per proteggere i nostri cittadini se gli audit non dimostreranno la piena conformità. Incoraggio vivamente TikTok ad allineare la propria attività con il Dsa ben prima del 1° settembre 2023".

Nel post su Twitter aveva poi aggiunto:"Con un pubblico più giovane derivano maggiori responsabilità. In quanto piattaforma che raggiunge milioni di giovani europei, #TikTok deve rispettare pienamente il diritto dell'UE, in particolare il #DSA. Ho chiesto al CEO di TikTok Shou Zi Chew di dimostrare, il prima possibile, non solo gli sforzi ma anche i risultati."

Dove è stato bannato il social

Attualmente l'app è bandita in IndiaPakistanBangladesh e Azerbaigian, negli Usa, invece, è in corso una vera e propria guerra. TikTok è stato bandito per i membri della Camera degli Stati Uniti. Una decisione che arrivato dopo un effetto domino di divieti. Prima i funzionari del governo, poi le amministrazioni locali, insomma il piano per sradicare il social nel Paese sta già dando i suoi risultati. A scaldare i pistoni c’è la grande paura che TikTok sia un’arma della Cina per spiare gli americani. Secondo l'Office of Cybersecurity del CAO, TikTok rappresenta un "rischio elevato per gli utenti", perché la società, ByteDance, non è trasparente sulla gestione dei dati. "Il personale NON è autorizzato a scaricare l'app TikTok su nessun dispositivo mobile domestico", ha spiegato il promemoria. "Se hai l'app TikTok sul tuo dispositivo verrai contattato per rimuoverla."

"È un grave rischio per la sicurezza degli Stati Uniti e non ha posto sui dispositivi governativi", ha spiegato il senatore Josh Hawley, promotore del disegno di legge per rimuovere il social in terra statunitense. Schierato al suo fianco, il senatore Marco Rubio, ha spiegato che il social potrebbe diventare uno strumento pericoloso nelle mani del Partito Comunista Cinese, capace di monitorare e influenzare gli americani.

La risposta di TikTok

"Siamo delusi da questa decisione, che riteniamo sbagliata e basata su pregiudizi. Abbiamo contattato la Commissione per mettere le cose in chiaro e spiegare come proteggiamo i dati dei 125 milioni di persone che sono su TikTok ogni mese in tutta l’Unione Europea", ha commentato il portavoce di TikTok. "Stiamo continuando a migliorare il nostro approccio alla sicurezza dei dati, anche attraverso la creazione di tre data center in Europa per conservare i dati degli utenti a livello locale, riducendo ulteriormente l’accesso ai dati da parte dei dipendenti e minimizzando il flusso di dati al di fuori dell’Europa. Siamo sorpresi che la Commissione non ci abbia contattato direttamente e non ci abbia fornito alcuna spiegazione.

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