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Un nuovo anticorpo monoclonale protegge dalla malaria in modo efficace e duraturo

Il farmaco sperimentale, che per ora non ha ancora un nome, ma è identificato con la sigla CIS43LS, ha dimostrato efficacia protettiva elevata (fino all’88%) e duratura (24 settimane).
A cura di Valeria Aiello
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Una singola dose di nuovo farmaco sperimentale, un anticorpo monoclonale che per ora non ha ancora un nome, ma è indicato con la sigla CIS43LS, ha dimostrato un’efficacia elevata (fino all’88%) e duratura (24 settimane) nel proteggere dalla malaria, candidandosi a diventare un’autentica svolta nella prevenzione della malattia. La malaria, come noto, è causata da parassiti protozoi del genere Plasmodium, tra cui il P. falciparum, e si trasmette attraverso la puntura di una zanzara infetta, provocando gravi infezioni che, se non trattate tempestivamente, possono portare alla morte. Ad oggi, nonostante diversi progetti per lo sviluppo di un vaccino efficace, nessuna formulazione è ancora disponibile su larga scala, e l’unico vaccino raccomandato dall’OMS, chiamato Mosquirix è indirizzato a sviluppare immunità contro P. falciparum nei bambini che vivono in Paesi ad alto rischio, nei quali fornisce una protezione parziale durante i primi anni di vita. Altri farmaci, a base di composti chimici che prevengono l’infezione, sono comunque accessibili anche per gli adulti e la profilassi dei viaggiatori, ma la necessità di doverli assumere frequentemente può limitare l’aderenza e favorire l’assuefazione. Pertanto, c’è un urgente bisogno di nuovi interventi ad azione rapida che vengano somministrati meno frequentemente e che forniscano in modo sicuro una forte protezione dalla malaria. In quest’ambito di ricerca, il CIS43LS è il primo anticorpo monoclonale ad aver dimostrato di poter prevenire l’infezione in un’area endemica come il Mali, in Africa, dove i National Institutes of Health (NIH) hanno condotto la sperimentazione.

Dobbiamo ampliare l’arsenale di interventi disponibili per prevenire l’infezione della malaria e accelerare gli sforzi per eliminare la malattia – ha affermato Anthony Fauci, Direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAID), parte dei NIH – . I risultati di questa sperimentazione suggeriscono che un anticorpo monoclonale potrebbe potenzialmente integrare altre misure per proteggere i viaggiatori e i gruppi vulnerabili come neonati, bambini e donne in gravidanza dalla malaria stagionale e aiutare a eliminare la malaria da aree geografiche definite”.

L'anticorpo monoclonale che protegge dalla malaria

La sperimentazione clinica di fase 2 ha coinvolto 369 adulti sani di età compresa tra 18 e 55 anni che risiedono nelle comunità rurali di Kalifabougou e Torodo, in Mali, dove l’intensa trasmissione di P. falciparum si verifica in genere da luglio a dicembre di ogni anno. Una prima parte dello studio ha valutato la sicurezza di tre diverse dosi di CIS43LS – 5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo, 10 mg/kg e 40 mg/kg — somministrate per infusione endovenosa in 18 partecipanti allo studio divisi in gruppi da 6, mentre la seconda parte ha valutato l’efficacia di due diverse dosi di CIS43LS rispetto a un placebo in 330 partecipanti, assegnati in modo casuale a ricevere 10 mg/kg di anticorpo, 40 mg/kg o un placebo mediante infusione endovenosa. Gli studiosi hanno quindi seguito i partecipanti allo studio per 24 settimane, testando il loro sangue per P. falciparum settimanalmente per i primi 28 giorni e successivamente ogni due settimane.

L’analisi dell’efficacia sulla base del tempo alla prima infezione da P. falciparum nel periodo di studio di 24 settimane ha indicato che alla dose di 40 mg/kg, il CIS43LS è stata efficace per l’88,2% nel prevenire l'infezione e che la dose da 10 mg/kg è stata efficace al 75%. “Questi primi risultati sul campo che dimostrano che un anticorpo monoclonale fornisce in modo sicuro una protezione di alto livello contro l’intensa trasmissione della malaria negli adulti sani aprono la strada a ulteriori studi per determinare se un tale intervento può prevenire l’infezione da malaria nei neonati, nei bambini e nelle donne in gravidanza – ha affermato il dott. Robert Seder che, insieme al suo gruppo di ricerca ha inizialmente isolato la forma naturale di questo anticorpo – . Ci auguriamo che gli anticorpi monoclonali trasformino la prevenzione della malaria nelle regioni endemiche”.

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