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Tartaruga marina ferita in Puglia con un fucile subacqueo: l’asta conficcata tra collo e carapace

Una Caretta caretta è stata ferita gravemente con un fucile subacqueo al largo di Torre Pali, in Puglia. I veterinari stanno provando a salvarle la vita.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Centro Recupero Tartarughe Marine - Calimera / Facebook
Credit: Centro Recupero Tartarughe Marine – Calimera / Facebook

Un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta è stato ferito gravemente con un colpo di fucile subacqueo, che l'ha centrato in pieno tra il carapace e il collo. L'ignobile attacco al placido rettile si è consumato nel Mar Ionio, al largo di Torre Pali, una rinomata località balneare della provincia di Lecce (Puglia). Le drammatiche immagini condivise su Facebook dal Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento di Calimera mostrano l'animale sofferente adagiato sul ponte di un'imbarcazione, con una brutta ferita sanguinante e l'asta ancora conficcata nel corpo.

Fortunatamente la tartaruga è stata avvistata in mare e salvata grazie all'intervento di Maria Luisa Carratta e Piervincenzo Damiani, che l'hanno recuperata “con non poca difficoltà”, come specificato dal centro di recupero che se ne sta prendendo cura. Dalle immagini sembra che assieme alla tartaruga sia stato recuperato anche il fucile utilizzato per colpirla. Probabilmente chi ha compiuto questo gesto ignobile è stato sorpreso dalla reazione dell'animale, che è riuscito a strappargli di mano l'arma – un arbalete, un fucile subacqueo a elastico – durante la fuga (le Caretta caretta sono forti e si immergono molto rapidamente). Oppure chi ha scagliato il colpo ha provato a estrarre l'asta dal corpo dell'animale, ma non ci è riuscito a causa del meccanismo di aggancio, vedendosi così costretto ad abbandonare l'arma. Il ritrovamento del fucile subacqueo potrebbe aiutare a individuare il responsabile di questa barbarie.

Ciò che è certo è che la tartaruga marina ha subito una ferita atroce e deve soffrire moltissimo. I suoi salvatori hanno spezzato l'asta lasciando fuoriuscire da corpo solo un piccolo segmento. Sicuramente verrà sottoposta a un delicato intervento chirurgico per la rimozione della parte rimasta conficcata nella carne. Purtroppo non sono state diffuse informazioni sulle sue condizioni di salute; la speranza è che possa essere salvata dai veterinari e tornare al più presto nel grande blu. Le fotografie condivise sono state commentate dal centro Calimera con una frase eloquente – "Le immagini parlano da sole" – seguita dai ringraziamenti per chi ha portato in salvo il rettile.

La Caretta caretta è una tartaruga fortemente protetta e chiunque ferisca o uccida volontariamente un esemplare compie un reato grave, punito severamente. La specie è inoltre classificata come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), ciò significa che è minacciata di estinzione, come del resto lo sono tutte e sette le specie di tartarughe marine che vivono nei mari e negli oceani della Terra. Anche la morte di un solo esemplare è un danno significativo alla biodiversità. Molti esemplari purtroppo perdono la vita a causa dell'ingestione della plastica (ad esempio scambiano le buste con le loro prede preferite, le meduse), delle collisioni con le imbarcazioni o perché restano intrappolate nelle reti da pesca, sia quelle piazzate legalmente che quelle “fantasma”, abbandonate. Alcuni esemplari vengono inoltre barbaramente uccisi dai pescatori, come accaduto alla povera Gaetana nel Mar Piccolo, innanzi a Taranto. Fu colpita a morte con colpi di remo sulla testa e legata a un masso per farne scomparire la carcassa.

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