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Cambiamenti climatici

La Terra può riequilibrare naturalmente le temperature, ma non ci salverà dalla catastrofe climatica

Il nostro pianeta possiede un “feedback stabilizzante” che permette di riequilibrare le alterazioni climatiche, ma non potrà nulla per proteggerci da noi stessi.
A cura di Andrea Centini
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La Terra è dotata di un sistema di stabilizzazione naturale in grado di riequilibrare le alterazioni nelle temperature, tuttavia esso non sarà in grado di proteggerci dalle conseguenze del riscaldamento globale provocato dalle emissioni di CO2 (anidride carbonica) e altri gas serra di origine antropica. Questo perché tale “feedback stabilizzante” si determina lungo un arco di centinaia di migliaia di anni, mentre noi abbiamo al massimo pochi decenni per scongiurare la catastrofe climatica. Secondo le previsioni degli scienziati, del resto, se non faremo nulla contro le emissioni di carbonio l'intera umanità andrà incontro a “sofferenze indicibili”. La civiltà come la conosciamo oggi potrebbe sparire addirittura nel giro di un trentennio.

A determinare che la Terra possiede un sistema di stabilizzazione naturale dei cambiamenti climatici – ma che non sarà in grado di salvarci – sono stati i due scienziati Constantin W. Arnscheidt e Daniel H. Rothman, entrambi del Lorenz Center presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Atmosferiche e Planetaria del prestigioso Massachusetts Institute of Technology, meglio conosciuto con l'acronimo di MIT. La domanda di partenza di questo studio è perché la vita è sempre rifiorita più varia e florida sul nostro pianeta, nonostante eventi naturali catastrofici – come eruzioni vulcaniche colossali e caduta di asteroidi giganteschi – in grado di innescare alterazioni climatiche estreme e spazzare larga parte degli esseri viventi. Poiché tali stravolgimenti sono in grado di scatenare eventi di estinzione di massa ma non di cancellare il germoglio della vita, la Terra deve essere dotata di un sistema di riequilibrio, capace appunto di ripristinare le temperature entro un intervallo stabile e abitabile.

Partendo dall'analisi di dati paleoclimatici in grado di evidenziare le variazioni delle temperature globali medie negli ultimi 66 milioni, come la composizione chimica di fossili e carote di ghiaccio antartiche, grazie a un modello matematico i due autori dello studio sono riusciti a rilevare che la Terra possiede effettivamente un feedback stabilizzante delle temperature, che impedisce al pianeta di trasformarsi in un inferno invivibile. La scala temporale di centinata di migliaia di anni di tale feedback coincide con una teoria studiata da tempo, l'erosione dei silicati. In parole molto semplici, le rocce di silicato si erodono continuamente nel corso tempo, ma gli strati sottostanti continuano a essere sposti all'atmosfera; questo processo innesca reazioni chimiche che permettono ai minerali di intrappolare l'anidride carbonica circolane, bloccandola nella roccia e nei sedimenti oceanici. Esso gioca dunque un ruolo fondamentale nel controllare il ciclo del carbonio sulla Terra, riuscendo a tenere sotto controllo le temperature globali attraverso il suo assorbimento. Se non ci fosse stata l'erosione dei silicati, probabilmente la Terra sarebbe diventata inabitabile a causa delle drammatiche oscillazioni climatiche occorse nelle ere geologiche.

“Da un lato, è positivo perché sappiamo che il riscaldamento globale di oggi alla fine verrà annullato attraverso questo feedback stabilizzante”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Arnscheidt, tuttavia, “ci vorranno centinaia di migliaia di anni affinché ciò accada, quindi non è abbastanza veloce per risolvere i nostri problemi attuali”, ha chiosato lo scienziato. In pratica, non potrà salvarci dai disastri incombenti della crisi climatica. La scala temporale di centinaia di migliaia di anni è stata determinata grazie a modelli matematici basati su equazioni differenziali stocastiche. Curiosamente su scale temporali più lunghe (di milioni di anni) i due scienziati del MIT non hanno rilevato gli effetti di tale feedback stabilizzante. Secondo gli autori dello studio potrebbe concorrere anche il caso a mantenere abitabile il pianeta nell'arco di centinaia di milioni o miliardi di anni, dato che su scale così ampie le variazioni di temperatura risultano essere “abbastanza piccole in senso geologico”, mentre su scale temporali più ridotte il disastro viene frenato dall'erosione dei silicati. I dettagli della ricerca “Presence or absence of stabilizing Earth system feedbacks on different time scales” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica ScienceAdvances.

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