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La falce di Luna e le Pleiadi illuminano la Festa della Donna: come vedere lo spettacolo celeste

Nel giorno della Festa della Donna il cielo sarà impreziosito da una magnifica congiunzione astrale tra le Pleiadi e la falce di Luna. Ecco come vederla.
A cura di Andrea Centini
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Le Pleiadi a sinistra e la falce di Luna a destra. Credit: Andrea Centini
Le Pleiadi a sinistra e la falce di Luna a destra. Credit: Andrea Centini

La sera di martedì 8 marzo, giorno della Festa della Donna, potremo ammirare nel cielo una spettacolare congiunzione astrale tra la falce di Luna crescente e le Pleiadi, un ammasso stellare aperto nel cuore della costellazione del Toro. Al valzer celeste non parteciperanno i pianeti del Sistema solare, che in questo periodo dell'anno sono praticamente tutti concentrati nel cielo mattutino. Basti pensare che alla fine di marzo, nella costellazione del Capricorno, potremo assistere all'incontro tra la Luna e ben tre pianeti, ovvero il Pianeta Rosso Marte, il “Signore degli Anelli” Saturno e il Pianeta dell'Amore Venere. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi la congiunzione dell'8 marzo.

La fase di novilunio, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), si è verificata il 2 marzo alle 18:35, pertanto l'8 marzo la Luna sarà ancora una falce crescente, prossima al Primo Quarto previsto per le 11:45 di giovedì 10. La sera dell'8 si troverà incastonata nella costellazione del Toro, poco più a destra e in basso rispetto alla stella Aldebaran, una delle più brillanti del firmamento. La congiunzione astrale avrà inizio quando le “Sette Sorelle” (uno dei nomi comuni delle Pleiadi) faranno la loro comparsa sulla volta celeste, dopo il tramonto del Sole. I due oggetti si incontreranno esattamente a Ovest.

Simulazione della congiunzione astrale dell'8 marzo. Credit: Stellarium
Simulazione della congiunzione astrale dell'8 marzo. Credit: Stellarium

Le Pleiadi (M45 nel catalogo Messier) sono un magnifico ammasso stellare aperto, sito a 443 anni luce dalla Terra. Sono perfettamente visibili a occhio nudo e hanno una forma inconfondibile. Durante la congiunzione saranno a pochissimi gradi dalla Luna, poco più in alto e a destra, come si evince dall'immagine soprastante. Il numero di stelle visibili dell'ammasso, noto anche come "Chioccetta", varia in base al disturbo dell'inquinamento luminoso; più il cielo è buio e più sono gli astri osservabili. Con un telescopio di grandi dimensioni e la fotografia a lunga esposizione è possibile apprezzare le meravigliose nebulose a riflessione di colore azzurro che abbracciano le stelle delle Pleiadi, indubbiamente uno degli oggetti più amati dagli astrofotografi.

La congiunzione astrale col satellite della Terra non durerà per tutta la notte, ma finirà attorno a mezzanotte, quando i due oggetti spariranno oltre l'orizzonte occidentale. Per ammirarli non sarà necessario alcuno strumento, ma è caldamente consigliato almeno un buon binocolo. La falce della Luna sarà infatti sufficientemente ampia per poter apprezzare dettagli di crateri, catene montuose e maria, mentre le Pleiadi meritano sempre un'osservazione. Una volta che le avrete identificate, inoltre, sarà sempre una gioia ritrovarle nel cielo stellato, con la loro inconfondibile "silhouette".

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