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Donna ceca scopre tesoro medievale mentre passeggia, trovate oltre 2.000 monete: “Come un jackpot”

Oltre 2.000 monete risalenti all’XI e XII secolo sono state trovate in un terreno di Kutnohorsk, nella Repubblica Ceca boema. A scoprirle una donna mentre passeggiava, alla quale spetterà una cospicua ricompensa dopo la stima del valore del tesoro medievale.
A cura di Andrea Centini
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Credit: ARCHEOLOGICKÝ ÚSTAV AV ČR
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Durante una passeggiata a Kutnohorsk, in Boemia, una donna si è imbattuta in quello che gli esperti della Repubblica Ceca non hanno esitato a definire uno dei tesori archeologici più importanti dell'ultimo decennio. Sul suo percorso, infatti, ha notato spuntare dal terreno alcune monete antichissime, le più superficiali di un bottino davvero consistente: in tutto, infatti, sono state tirate fuori ben 2.150 monete d'argento, molte delle quali perfettamente conservate. Dalle indagini preliminari è stato determinato che si tratta di denari risalenti all'XI e al XII secolo, coniati sotto l'egida di tre monarchi diversi. Un vero e proprio tesoro, dunque, rimasto gelosamente custodito nel terreno fino alla fortunata camminata della signora (rimasta anonima).

Credit: ARCHEOLOGICKÝ ÚSTAV AV ČR
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Uno degli aspetti più intriganti della scoperta risiede proprio nella quantità di monete. Sono talmente tante che secondo gli esperti non erano sicuramente nella disponibilità di una singola persona; la cifra è stata paragonata a un jackpot milionario alla lotteria (sebbene non siano disponibili dati sul potere d'acquisto delle monete dell'epoca). Gli archeologi ipotizzano che potesse trattarsi di una sorta di deposito per la paga dei soldati, oppure di un grande bottino di guerra, come evidenziato in un comunicato stampa dell'Istituto Archeologico di Praga.

La ragione risiede nel fatto che, circa 900 anni fa, la Boemia era tutto fuorché un luogo tranquillo. All'epoca imperversavano le lotte intestine tra i membri dei Přemyslidi, una dinastia che governò nella regione tra il IX e il XIV secolo (curiosamente i superstiti della grande famiglia si trasferirono in Italia e presero il nome di Premi). Tra faide interne, guerre contro gli ungheresi, annessioni di territori e contrasti con gli Asburgo, in Boemia furono secoli tormentati; non c'è dunque da stupirsi che una somma di denaro così ingente potesse avere a che fare con questioni belliche.

Credit: ARCHEOLOGICKÝ ÚSTAV AV ČR
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Ciò che è certo è che le oltre duemila monete erano custodite in un vaso di ceramica, andato purtroppo distrutto dai lavori sul terreno e dallo scorrere del tempo. I ricercatori hanno trovato solo il suo basamento. Come indicato, si tratta di monete d'argento, ma verranno condotte analisi ad hoc – ad esempio con i raggi X – per determinarne l'esatta composizione. Le monete dell'epoca venivano infatti realizzate in diverse leghe metalliche; all'argento venivano ad esempio aggiunti il rame, il piombo e altri metalli. Sebbene la Boemia fosse uno dei luoghi di maggiore estrazione di argento durante il Medioevo, secondo i ricercatori del Museo ceco degli argenti e dell'Istituto archeologico di Praga le monete furono sì coniate alla zecca di Praga, ma con materiale importato.

Il prossimo lavoro degli archeologi sarà quello di ripulire, restaurare laddove necessario e catalogare tutti i preziosi reperti recuperati, con l'obiettivo di esporli presso il museo della numismatica a Kutná Hora, città di circa 22.000 anime nella Boemia centrale. Una volta stimato il valore del tesoro, sarà tempo di festeggiare anche per la fortunata donna ceca che ha fatto il ritrovamento; il governo del Paese dovrebbe infatti donarle un premio in denaro pari al 10 percento del valore del cospicuo bottino medievale.

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