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Cos’è il triangolo del pericolo sul viso e perché non devi spremere i brufoli che ci si formano

La parte del viso tra il ponte del naso e gli angoli della bocca prende il nome di “triangolo del pericolo”: ecco perché e quali sono i rischi con i brufoli.
A cura di Andrea Centini
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Forse non tutti sanno che sul nostro viso c'è un'area specifica che i medici chiamano triangolo nasolabiale o, in modo decisamente più inquietante, “triangolo del pericolo”. Un altro nome alternativo riportato dall'autorevole Mayo Clinic è addirittura “triangolo della morte”. In parole semplici, si tratta dell'area che collega il ponte del naso con gli angoli della bocca, formando appunto una sezione triangolare, come mostra la fotografia in testa all'articolo. Spremere i brufoli è considerata un'azione sbagliata in qualunque parte del corpo, ma farlo con quelli che compaiono nel triangolo del pericolo è un errore che si potrebbe pagare a carissimo prezzo, addirittura con la vita. Fortunatamente si tratta di un'eventualità rarissima, ma non è impossibile.

La ragione per cui quest'area del viso è soprannominata “triangolo del pericolo” deriva dal fatto che è direttamente collegata al cervello. Una qualsiasi infezione che dovesse palesarsi in questa parte del corpo, in pratica, avrebbe la strada spianata verso il tessuto cerebrale, con conseguenze potenzialmente catastrofiche sulla salute. Il dottor Alok Vij, dermatologo presso la Mayo Clinic, spiega che il collegamento diretto tra il cervello e il triangolo nasolabiale è il seno cavernoso, una rete di grandi vasi sanguigni (vene) posta dietro le orbite, attraverso la quale il sangue defluisce dall'organo più avanzato dell'Universo (a nostra conoscenza).

“Un'infezione nel triangolo del pericolo – come un brufolo spremuto o un piercing al naso andato storto – ha una piccola ma non impossibile possibilità di viaggiare dalla tua faccia direttamente al tuo cervello, senza molta distanza da coprire tra le parti”, scrive la Mayo Clinic. Ciò significa che un'infezione facciale può coinvolgere il resto del corpo e la sua parte più delicata. È davvero improbabile morire per un brufolo spremuto sul viso, ma è "tecnicamente possibile", indica la Mayo Clinic (un'organizzazione statunitense no-profit di ricerca medica). Tra le complicanze che possono scatenarsi vi è una trombosi settica del seno cavernoso, un coagulo di sangue che a sua volta può innescare una serie di condizioni potenzialmente fatali, come ascesso cerebrale, ictus, meningite, polmonite, paralisi dei muscoli oculari ed emboli settici, ovvero coaguli di sangue infetti che viaggiano nell'organismo attraverso il flusso sanguigno. Se non trattate prontamente sono tutte complicanze che possono causare la morte del paziente.

Il dottor Vij sottolinea che è sempre sbagliato spremere i brufoli, dato che si rischiano “infiammazioni, iperpigmentazione post-infiammatoria, cicatrici e, naturalmente, infezioni”, ma farlo in una parte così delicata del corpo è davvero molto rischioso, anche se è improbabile andare incontro alle conseguenze peggiori. Nel caso in cui si volesse intervenire su un brufolo presente nel triangolo del pericolo, la Mayo Clinic suggerisce di applicare per 10 – 15 minuti un panno immerso in acqua calda (non bollente); usare un cerotto specifico per brufoli e ovviamente consultare un medico. Quest'ultimo passo è fondamentale quando si ha un'infezione sul viso e dopo alcuni giorni si inizia a palesare malessere generale con febbre, tremori e brividi. Potrebbe essere il segnale di un'estensione dell'infezione ed è fondamentale intervenire al più presto per stroncarla.

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