Contraccettivo per uomo più vicino: scoperto gene legato a nuoto e crescita degli spermatozoi
I ricercatori hanno identificato un gene che codifica per una proteina fondamentale nella spermatogenesi, lo sviluppo e la maturazione degli spermatozoi. Bloccandolo attraverso un farmaco specifico potrebbe essere possibile ottenere un contraccettivo maschile rivoluzionario, sicuro, efficace e soprattutto reversibile: una volta sospeso il farmaco, infatti, la produzione di spermatozoi tornerebbe normale. Il gene in questione, chiamato ARRDC5, è espresso nei testicoli dei maschi di diversi mammiferi, tra i quali essere umani, bovini, maiali e topi. Poiché non coinvolge gli ormoni sessuali come il testosterone, si escluderebbero tutti gli effetti collaterali che fino ad oggi hanno impedito l'arrivo sul mercato di una pillola anticoncezionale per uomo.
A identificare il ruolo del gene ARRDC5, regolatore fondamentale nella spermatogenesi dei mammiferi, è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Centro per la biologia riproduttiva dell'Università Statale di Washington. I ricercatori, coordinati dai professori Mariana I. Giassetti e Jon M. Oatley, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto studi specifici con modelli murini (topi) geneticamente modificati. I topi maschi knockout privi del gene ARRDC5 risultano sterili a causa della bassa produzione di spermatozoi, che si presentano immobili e malformati, quindi incapaci di fecondare l'uovo. In questi topi viene prodotto circa il 30 percento in meno di sperma, mentre gli spermatozoi sono circa tre volte più lenti. La quasi totalità (98 percento) dei gameti maschili, inoltre, si sviluppa in una forma anomala che non permette la fusione con la cellula uovo.
In topi carenti della molecola α-arrestin contenente il dominio dell'arrestina 5 (ARRDC5) risulta difettosa la spermiogenesi, cioè la fase finale della spermatogenesi nella quale gli spermatidi di forma circolare si trasformano nei caratteristi spermatozoi flagellati. Un farmaco specifico per bloccare l'attività di questo gene potrebbe dunque essere efficace non solo per mettere a punto un innovativo contraccettivo maschile per uomo, ma anche per il controllo della fauna selvatica. Ad esempio, potrebbe essere utile per contenere le popolazioni di cinghiali, evitando massacri inutili. La scoperta è talmente significativa che gli autori dello studio hanno già depositato un brevetto per realizzare un contraccettivo basato proprio sul coinvolgimento del gene ARRDC5.
“Al momento, non abbiamo davvero nulla nel campo della contraccezione maschile a parte la soluzione chirurgica, dunque questo nuovo tipo di anticoncezionale potrebbe avere un notevole impatto”, ha dichiarato il professor Oatley. Recentemente un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Weill Cornell Medicine di New York ha sviluppato un contraccettivo maschile sperimentale che blocca il nuoto degli spermatozoi, prendendo di mira un enzima chiamato adenilato ciclasi solubile (sAC) coinvolta nella maturazione e nel movimento dei gameti maschili. I dettagli della nuova ricerca “ARRDC5 expression is conserved in mammalian testes and required for normal sperm morphogenesis” è stata pubblicata sull'autorevole rivista scientifica Nature Communications.