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Funerali Papa Francesco

Come è morto Papa Francesco: sintomi e cause dell’ictus

Papa Francesco è morto per un ictus cerebrale, la principale causa di disabilità in Italia e la seconda causa di morte. Cos’è questa condizione, quali sono i sintomi e i fattori di rischio.
A cura di Andrea Centini
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Papa Francesco è morto per "ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile". È quanto si legge sul certificato di morte diffuso dalla Sala Stampa Vaticana nella serata di oggi lunedì 21 aprile, giorno del decesso. Indiscrezioni sull'ictus cerebrale o colpo apoplettico erano circolate sin dalla mattinata. La morte di Papa Francesco è stata accertata alle 7:35, nel giorno di Lunedì dell'Angelo. Ora è iniziata la lunga sequenza di procedure e liturgie che porterà ai funerali del Pontefice, all'inizio del Conclave e all'annuncio del prossimo Papa.  Il professor Giorgio Sesti, docente di Medicina Interna presso l'Università Sapienza di Roma, all'Adnkronos aveva attribuito il decesso a una probabile morte improvvisa "e non a un aggravamento di condizioni pregresse", considerando che il Papa era stato senza ossigeno durante i riti pasquali.

"Le morti improvvise – ha spiegato Sesti – avvengono quando si spengono i due organi che riescono a comandare l'organismo: il cuore, quindi l'arresto cardiaco; o il cervello quindi un ictus che può essere sia ischemico che emorragico, che lede drammaticamente le funzioni cerebrali". Nelle scorse ore si sono susseguite le anticipazioni sulle dinamiche della morte, che sono state ufficialmente rivelate questa sera dopo il Rito della Constatazione. Come si legge nel comunicato diffuso dal Vaticano, il professor Andrea Arcangeli, Direttore di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, ha certificato quanto segue:

"Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per: ictus cerebri, coma e collasso circolatorio irreversibile". Si specifica anche che il Pontefice era affetto da: "Pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica; Bronchiectasie multiple; Ipertensione arteriosa; e Diabete tipo II". Il Prof. Arcangeli ha concluso sottolineando che l’accertamento della morte "è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica".

Ictus ischemico e ictus emorragico

Come spiegato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), l'ictus "è una malattia grave che si verifica in seguito alla riduzione, o all'interruzione, dell'afflusso di sangue al cervello (intendendo con questo termine il cervello, il cervelletto, ed il tronco encefalico racchiusi nella scatola cranica) e alla conseguente morte delle cellule cerebrali". Si distinguono due tipologie di ictus: ictus ischemico e ictus emorragico. Nel primo caso l'ostruzione del flusso sanguigno è determinata da un trombo (coagulo di sangue) che blocca un'arteria diretta verso l'encefalo; nel secondo scaturisce invece dalla rottura di un vaso con conseguente emorragia cerebrale. Si tratta di un evento che può comportare danni cerebrali permanenti – con conseguente disabilità – e la morte del paziente in breve tempo. L'ictus può colpire anche individui giovani, ciò nonostante l'età rappresenta uno dei fattori di rischio più significativi. A partire dai 55 anni, infatti, i tassi di incidenza raddoppiano per ogni dieci anni in più. Tra le cause principali figurano ipertensione, diabete, obesità e stile di vita insalubre.

Cos'è l'ictus e quali sono i sintomi

Come spiegato dalla Mayo Clinic, tra le principali associazioni sanitarie degli Stati Uniti, l'ictus è un'emergenza medica che richiede assistenza immediata. Il tempo può fare una differenza enorme sugli esiti di un ictus. Come indicato, è una condizione determinata dalla diminuzione o dal completo blocco del flusso sanguigno diretto verso il cervello. Che sia per un coagulo di sangue o per la rottura di un'arteria, a causa del colpo apoplettico il tessuto cerebrale non riceve ossigeno e nutrienti: ciò comporta la morte dei neuroni in pochi minuti, con potenziali danni cerebrali irreversibili e decesso del paziente.

Tra i sintomi principali di un ictus figurano problemi nel linguaggio e difficoltà nel comprendere cosa stanno dicendo le altre persone, debolezza, intorpidimento e paralisi di viso, braccia e gambe (nella maggior parte dei casi è coinvolta una parte sola del corpo), difficoltà a coordinarsi e a camminare, problemi di vista, mal di testa, vertigini, vomito, stato confusionale e possibile perdita di coscienza. È importante riconoscere immediatamente i sintomi di un ictus anche per le persone che sono vicine al paziente, che possono così avvertire il più rapidamente possibile i soccorsi. Spesso chi è colto da un ictus non riesce a tenere sollevato un braccio o ha un lato della bocca cadente.

Le cause dell'ictus e chi ne viene colpito

Secondo i dati della Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa (SIIA), in Italia ogni anno circa 90.000 persone ricevono una diagnosi di ictus. In un caso su cinque si tratta di una recidiva. Nel nostro Paese (e nel mondo intero) rappresenta la principale causa di disabilità, inoltre è la seconda causa di morte in Italia. Come indicato, le persone anziane sono molto più a rischio, tuttavia sono balzati agli onori della cronaca nazionale e internazionale diversi casi di giovani colpiti. Le donne hanno una probabilità maggiore di sviluppare un ictus e perdere la vita per esso. Tra i fattori di rischio noti figurano pressione alta (ipertensione), obesità, scarsa attività fisica e dieta disequilibrata. Anche il vizio del fumo, l'abuso di alcol e l'uso di sostanze stupefacenti possono catalizzare i rischi per questa grave condizione.

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