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Il programma di Gianni Lettieri, candidato sindaco di Napoli, copiato da Matteo Renzi?

Le idee originali scarseggiano e Gianni Lettieri copia il programma elettorale dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Si apre così la campagna elettorale per le elezioni comunali di Napoli 2011: la ventata di rinnovamento rischia di essere poco consistente.
A cura di Alessio Viscardi
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Gianni Lettieri è il candidato sindaco di Napoli del centrodestra alla elezioni 2011. Grande favorito nei sondaggi, deve vedersela con un anonimo Mario Morcone e con un Luigi De Magistris che non riesce a sfondare. Una strada spianata, che permette al candidato alle elezioni comunali di Napoli 2011 di presentare con largo anticipo il proprio programma elettorale in 72 punti. Dodici dei quali sono stati resi noti proprio questa mattina, suscitando qualche perplessità. Il programma elaborato da uno staff di giovani sembra essere copiato di sana pianta da quello che l'attuale sindaco di Firenze, Matteo Renzi, propose alla sua città prima della propria elezione nel 2009. La denuncia arriva da Francesco Nicodemo su Il Post. Vediamo nel dettaglio i punti.

Il primo, come ha dichiarato Gianni Lettieri in mattinata, è l'approvazione di una legge obiettivo per Napoli. Così Lettieri motiva la necessità: “Senza una misura nazionale straordinaria, la città non può riaccendere i motori. Il Governo deve subito varare una legge che consenta, anche in deroga, interventi per semplificare le procedure amministrative e riconoscere Napoli come un patrimonio nazionale da riqualificare”, mentre Matto Renzi scriveva nel 2009 della necessità una una “legge speciale per Firenze”: “Se ne parla da anni. Alcune forze politiche l’hanno proposta, autorevoli Ministri l’hanno pubblicamente promessa. Mettiamoli alla prova!”

Altro punto su cui punta Gianni Lettieri è il filo diretto tra sindaco e cittadini, da realizzarsi con incontri settimanali il mercoledì mattina e visite nelle scuole pubbliche cittadine: “Gli amministratori forniscono un rendiconto trimestrale delle loro attività”. Matto Renzi, allo stesso modo, prometteva: “Il Sindaco stabilirà il mercoledì mattina come giorno di ricevimento dei cittadini”.

La task-force voluta da Gianni Lettieri per controllare la città prevede che “30 dipendenti comunali, 7 giorni su 7, girano le Municipalità, verificando problemi e disfunzioni”, poche differenze con il proposito di Renzi: “Trenta dipendenti pubblici selezionati con bando si muoveranno quotidianamente nei vari quartieri per segnalare piccoli interventi (buche, scritte sui muri) e per garantire una risposta entro 48 ore da parte dell’Amministrazione”.

Non finisce qui, il “cronoprogramma” di Lettieri per le opere pubbliche prevede che “Il Comune di Napoli è garante dell’attuazione del cronoprogramma delle opere pubbliche, consultabile online. Al primo posto la cultura e la pratica del risultato in tempi certi”, manco a farlo a posta anche Renzi batteva su tale necessità: “Una volta alla settimana gli uffici tecnici scriveranno in modo chiaro un punto della situazione reso pubblico (anche via email a chi ne farà richiesta) sullo stato di avanzamento di tutti i cantieri aperti”.

Infine, la partecipazione dei cittadini all'amministrazione pubblica. Mentre Lettieri promette che “Il Comune indice un concorso annuale per raccogliere e mettere in pratica idee e progetti dei cittadini”, Renzi parlava di un “Bando di concorso annuale per raccogliere idee dai cittadini, che liberino il talento e l’ingegno dei fiorentini e che rafforzino il senso di un rapporto proficuo”. Le buone idee sono contagiose, certo, ma qualche volta vengono anche copiate.

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