Il Pdl replica a Renzi: “Si candida a sostituire Crozza”
Che siano prime avvisaglie di campagna elettorale o il segno evidente di una crepa all'interno dell'edificio delle larghe intese non conta poi molto. Quello che è certo è che le schermaglie fra Matteo Renzi ed i dirigenti del Popolo della Libertà testimoniano la considerazione di cui ormai gode il Sindaco di Firenze come "il più pericoloso" fra i possibili avversari del centrodestra nel caso in cui si dovesse tornare alle urne. Si spiega (anche) in questo modo il nervosismo con il quale i dirigenti pidiellini hanno reagito alle parole di Renzi su un eventuale confronto elettorale fra Pd e Pdl. "Li asfaltiamo", così aveva commentato il candidato alla segreteria del Partito Democratico, scatenando le ire dei colleghi di maggioranza.
Dapprima Francesco Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, ha ricordato il più celebre "lo smacchiamo" di Pier Luigi Bersani, chiosando: "Tra l'ex segretario e Renzi la differenza è solo che il primo è un zoofilo, mentre il secondo è un operaio dell'Anas". Ma non solo, perché Palma ha auspicato anche "un referendum a Firenze sul gradimento del sindaco da parte dei cittadini. Sarebbe interessante sentire la loro opinione visto che Renzi è da mesi più impegnato a seguire la politica nazionale che la sua città, magari asfaltando bene le strade di Firenze". Dello stesso avviso anche Mara Carfagna, che ha ricordato come "chi ha pensato di asfaltare il centrodestra negli ultimi anni è rimasto vittima delle proprie operazioni scellerate", chiudendo con una battuta: "Renzi più che a candidarsi alla segreteria del Pd si candida a sostituire Crozza".
