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Il Papa ammonisce i giovani: “Andare con le prostitute è un atto di tortura”

“Dobbiamo avere il coraggio di dirlo, i clienti al 90 per cento sono battezzati cattolici” ha ricordato il Pontefice rivolto ai giovani, aggiungendo: “Vorrei che voi lottaste contro questo perché non è fare l’amore, è torturare una donna”
A cura di Antonio Palma
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"La prostituzione è un problema grave: vorrei che i giovani lottassero contro questa pratica. Per favore: chi ha questa abitudine, la tagli!", così Papa Francesco oggi ha ammonito i giovani cattolici sulla piaga della prostituzione, esortando i ragazzi a dire no con forza quello che ha definito “un crimine contro l’umanità che nasce da una mentalità malata, secondo cui la donna va sfruttata". L'occasione è stata la prima sessione  della riunione preparatoria del Sinodo dei giovani nel corso del quale son intervenuti oltre trecento ragazzi arrivati da ogni parte del mondo e molti di più in videoconferenza.  Rispondendo ad una giovane sottratta allo sfruttamento, che ha preso la parola durante il Pre-sinodo, Bergoglio infatti ha ricordato che "la tratta è un crimine contro l'umanità. Ma anche servirsi di queste ragazze è criminale".

"È una mentalità malata quella che porta a sfruttare la donna. Alcuni governi cercano di fare pagare multe ai clienti. Ma il problema è grave. Vorrei che voi i giovani lottaste per questo. Questo non è fare l'amore, è torturare una donna, non confondiamo i due termini" ha sottolineato ancora il Pontefice intervenuto al Pontificio collegio internazionale Maria Mater Ecclesie. "Non c'è femminismo che sia riuscito a togliere questa mentalità dalla coscienza maschile, dall'immaginario collettivo. Questa malattia, questo modo di pensare sociale è un crimine contro l'umanità", ha ribadito Papa  Francesco.

"Qui in Italia, dobbiamo avere il coraggio di dirlo, i clienti, al 90 per cento sono battezzati cattolici. E sono anche tanti. Io penso allo schifo che devono sentire queste ragazze quando gli uomini le fanno fare delle cose” ha ammonito i Pontefice, ricordano alcune storie di ragazze che ha incontrato.  “Quelle che vengono per esempio dell’Africa vengono ingannate per un lavoro. Quando le portano nelle nostre città, quelle che resistono vengono torturate e a volte mutilate. Ti picchiano, torturano e alla fine cedi. Una delle ragazze mi ha detto che quando non ha portato la somma le hanno tagliato l’orecchio, ad altre hanno spezzato le dita. È una schiavitù di oggi" ha proseguito il Papa , concludendo: “Chiedo perdono per tutti i cattolici che fanno questo atto criminale”.

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