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Il Minzolini candidato da Berlusconi in Liguria non piace ai liguri

Il Pdl in Liguria per le Politiche 2013 ha il volto dell’ex direttore del Tg1 e non più quello dell’ex ministro Claudio Scajola. L’elettorato ligure storce il naso, ma non è il solo. E il “Minzo” promette: “Comprerò casa in Liguria”
A cura di Biagio Chiariello
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Che l'accoglienza non sarebbe stata delle più calde in Liguria, Augusto Minzolini lo sapeva bene. L’ex direttore del Tg1, candidato del Pdl al Parlamento, o meglio "paracadutato" da Silvio Berlusconi, in Liguria dopo che i vertici nazionali del partito hanno deciso di non ricandidare Scajola e i suoi fedelissimi, ha così provato ad aggraziarsi in qualche modo la platea ligure giocandosi, scrive Repubblica, la stessa carta con la quale lo stesso leader del PdL aveva cercato di placare gli abitanti di Lampedusa promettendo: "Comprerò una villa sull'isola". "Minzo" ha provato a scaldare gli animi delle genti liguri con un annuncio quasi in fotocopia: "Prenderò casa in Liguria". Freddezza in sala. E così "il ‘Minzolini paracadutato' è costretto ad inventarsi improbabili primogeniture celtoliguri, legate ai tempi ormai lontanissimi di quando faceva, e bene, il suo mestiere: il Cronista". L'articolo di Ettore Boffano continua così:

Lui, romano de Roma, quartiere Prati, liceo Dante Alighieri, una gioventù nel "movimento" che agitava le piazze della capitale negli anni 70, persino due comparsate nei primi lungometraggi di Nanni Moretti (Io sono un autarchico ed Ecce Bombo, assieme a Paolo Flores d'Arcais nel primo e con Giampiero Mughini nel secondo), che però ha "lavorato per tanti anni alla Stampa. Un giornale che, in Liguria, ha sempre venduto tantissimo". […] Ascesa e declino di uno che fu un bravo giornalista, ma poi fu folgorato sulla via di Silvio Berlusconi e obbligato a smentite clamorose, come questa, per riparare a querele indifendibili: "Quanto da me scritto è frutto di impressioni soggettive, determinate da un malinteso durante una conversazione su un altro soggetto…". Sino a dare vita al neologismo del minzolinismo, inteso come una "forma di giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle informazioni raccolte" (la definizione è citata nella sua biografia su Wikipedia).

Ma la candidatura di Minzolini non piace, e non solo agli elettori liguri. La decisione venuta dall'alto di "paracadutarlo" in Liguria ha spaccato il partito e allontanato gli scajoliani, anche perché il Minzo entrerà sicuramente in Senato, essendo stato piazzato in pole position in Liguria: secondo dopo Giorgio Lainati, anche lui, peraltro, giornalista e vice presidente della Commissione sui servizi radiotelevisivi. "Avrei preferito vedere Claudio Scajola candidato perché è un ligure e conosce i nostri problemi. Se a Minzolini parlo di Altare la confonde con una parte della chiesa dimenticando che invece è un paese della Valbormida. Massimino non è un diminutivo, ma un paese il più piccolo del Savonese", ha detto pubblicamente il presidente della provincia di Savona Angelo Vaccarezza, come scrive Il Secolo XIX. E i diretti interessati non possono non nascondere un certo imbarazzo per questa situazione: "Siamo stati candidati in Liguria, cercheremo di fare del nostro meglio …"

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