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Il Governo (forse) pone la fiducia sul ddl vaccini: obbligatori anche per insegnanti e sanitari

In Commissione Igiene del Senato sono stati approvati alcuni emendamenti che modificano l’impianto del decreto vaccini. Tra le novità la riduzione del numero di vaccini obbligatori da 12 a 10 e la riduzione delle sanzioni previste per i genitori che non vaccinano. Il governo ha dapprima deciso di porre la fiducia sul provvedimento, ma nel corso del dibattito parlamentare sembra aver cambiato idea. Al momento non è nota la decisione definitiva.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel corso della nottata la commissione Igiene e Sanità del Senato ha dato il definitivo via libera al decreto vaccini, che ora passerà al vaglio dell'Aula di Palazzo Madama. Nel corso della serata di lunedì 10 luglio il Governo ha inoltre deciso di porre la fiducia, con l'intento di blindare il provvedimento, ma con il passare delle ore quest'esigenza sembra essere venuta meno e l'esecutivo sembra propendere per l'approvazione "tradizionale", anche se al momento la decisione non è stata ancora resa nota. In Aula i senatori di Forza Italia e Gal hanno duramente protestato contro l'ipotesi "fiducia" sostenendo che "sarebbe un insulto al Paese, un calcio in faccia a chi vuole discutere di questi problemi. Si è aperto un dibattito importante nel Paese e l'Aula deve approfondire".

Rispetto al provvedimento presentato inizialmente dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in Consiglio dei Ministri, il ddl è stato modificato durante il passaggio parlamentare nelle commissioni e sono infatti stati approvati vari emendamenti, come ad esempio quello relativo all'istituzione dell'anagrafe vaccinale nazionale e quello che prevede l'obbligo di vaccinazione anche per gli operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Rispetto a questo ultimo specifico emendamento, però, è al momento atteso il parere della Commissione Bilancio, che arriverà prima della votazione finale in Aula. Tra le varie altre modifiche apportate dal passaggio dalla Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama c'è anche la riduzione del numero di vaccinazioni obbligatorie, passate dalle iniziali 12 a 10 (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella).

A queste 10, poi, se ne aggiungeranno altre 4 che saranno considerate meramente "consigliate" dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus. I medici, inoltre, avranno la possibilità di somministrare i vaccini in farmacia. Con l'approvazione di alcuni emendamenti, inoltre, sono state ridotte le sanzioni previste per i genitori che non vaccinano (la sanzione massima per i genitori inadempienti passa da 7500 euro a 3.500 euro) e definitivamente tolto il riferimento al rischio della perdita di patria potestà. Il provvedimento – con la definitiva approvazione finale della Camera, che dovrà avvenire entro il prossimo 6 agosto – istituirà dunque nell'ordinamento l'obbligo vaccinale per tutti i bambini dagli 0 ai 16 anni: la legge prevede l'impossibilità di iscrivere a scuola i bambini non vaccinati fino ai 6 anni (asilo e scuole materne), mentre per quelli più grandi, dai 6 ai 16 anni, sarà possibile effettuare l'iscrizione a scuola (elementare, media e biennio superiori), ma i genitori incorreranno in una sanzione pecuniaria.

Nel frattempo, fuori da Palazzo Madama si sono radunati alcuni esponenti del movimento cosiddetto "free vax" per protestare contro il decreto in discussione al Senato."L'obiettivo di oggi è una passeggiata pacifica, se ci sarà consentito dalla Polizia, che circondi il Senato e poi l'appuntamento è in Piazza del Pantheon", ha spiegato all'agenzia di stampa Adnkronos un rappresentante del "Movimento genitori no obbligo Lazio".

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