Il Governo ha bisogno di 400 auto blu nuove

E' evidente che le auto blu non sono mai abbastanza per la pubblica amministrazione. Lo Stato ne vuole acquistare altre. 400 per la precisione, di media cilindrata (cioè fino a 1.600 cc.), per un costo totale di circa 10 milioni di euro. A rendere nota la questione è un articolo de L'Espresso. Ma a ben vedere non si tratta propriamente di uno scoop del magazine di Manfellotto. Basta, infatti, andare sul sito del Ministero dell’Economia e cliccare sul bando pubblicato lo scorso 24 gennaio. Titolo: "Gara per fornitura in acquisto di berline medie con cilindrata non superiore a 1.600 cc e dei servizi connessi ed opzionali per le Pubbliche Amministrazioni".
Nessuno scherzo, dunque. Sembra proprio che il Governo sia arrivato alla conclusione che il parco macchine a disposizione della P.A. sia troppo ridotto. A sorprendere, però, sono i dati del Centro servizi per l'ammodernamento della Pubblica Amministrazione (Formez), da cui si evince che le auto a disposizione di di ministri e dirigenti sono ben 10.000, senza contare le altre 50.000 utilizzate per altri servizi. Ma ciò che stupisce maggiormente, sempre secondo il Formez, è che di queste sessantamila berline, 800 giacciono impolverate nei garage istituzionali.
La vicenda delle auto blu ha catalizzato l'attenzione mediatica anche a seguito di un'interrogazione parlamentare da parte dell'onorevole Antonio Borghesi di Idv, che ha cercato di entrare nella questione, chiedendo conto e ragione al viceministro dell’Economia Vittorio Grilli di una spesa pari a qualcosa come 10 milioni di euro in tempi non proprio rosei per il Paese. «Come è possibile un'asta di questo tipo?» ha chiesto Borghesi in Parlamento, alla luce di due diversi decreti del 2010 e 2011 che hanno «ulteriormente previsto la riduzione dell’uso di auto blu», oltre che un provvedimento dello stesso Presidente del Consiglio, Mario Monti, che lo scorso 13 gennaio imponeva l'uso dei mezzi pubblici ai funzionari della P.A. e allo stesso tempo tagliava le vetture di rappresentanza a tutti gli Organi costituzionali e agli enti locali.
Grilli, però, si è limitato ad una spiegazione formale, senza far alcun riferimento alla necessità di questo investimento in un periodo in cui l'Italia e gli italiani sembrano sempre più impelagati in sacrifici di ogni sorta. Lo stesso Grilli che tempo fa, riguardo alle auto blu, aveva detto che «in un momento di crisi per decine di milioni di cittadini italiani ed europei» erano annunciate «disposizioni per accertare che le riduzioni previste si traducano in effettivo risparmio permanente e contributo al risanamento dei conti pubblici». Eppure il bando è stato emesso ed è pure già scaduto. Ergo, la procedura per le 400 auto blu nuove di zecca è già bella che avviata. E' evidente, allora, che una spesa di 10 milioni di euro non va ad inficiare il risparmio e soprattutto l'economia italiana. Così come è già accaduto per le agendine parlamentari. Non c'è da stupirsi.
Il Governo smentisce – Dopo le polemiche ecco la pronta smentita dell'Esecutivo che attraverso una nota di Palazzo Chigi chiarisce che "il Governo non acquisterà nuove auto blu nel 2012" e che "il bando della Consip non determina automaticamente l’acquisto di nuove autovetture". La gara, secondo la precisazione del Governo, serve soltanto all’aggiudicazione delle convenzioni cioè è "un accordo quadro che può essere utilizzato dalle pubbliche amministrazioni per soddisfare le necessità di spostamento sul territorio" nel prossimo futuro ed è utile soprattutto "per le esigenze delle Forze dell’Ordine e di quelle che svolgono servizi di utilità sociale che, più di altre, hanno bisogno di mezzi operativi".