Igor il Russo è uscito dalla sua cella in isolamento per la prima volta dopo 138 giorni
Norbert Feher è uscito dalla sua cella del carcere di massima sicurezza di Zuera, in Spagna. "Igor il russo", come è stato soprannominato, dopo 138 giorni in totale isolamento ha fatto una passeggiata di due ore nel cortile esterno del penitenziario iberico ed usufruito della sala polifunzionale con attrezzi sportivi. L'uomo è accusato di aver commesso due omicidi in Italia e tre in Spagna, dove ha ucciso due agenti della Guardia Civil che lo braccavano e il proprietario di un'azienda agricola in cui aveva trovato riparo.
Feher è in carcere – in regime di isolamento – dallo scorso 21 dicembre. Come spiega il quotidiano aragonese Heraldo, è considerato pericoloso come un terrorista e per questa ragione nei suoi confronti sono state predisposte le più severe misure detentive: ha diritto a uscire dalla cella per sole due ore e può muoversi in spazi aperti o in palestra solo a condizione di essere completamente solo. Una solitudine che l'ha portato, in 138 giorni dietro le sbarre, a non incontrare né parlare con nessuno. Parenti e amici finora non sono andati a trovarlo e, sempre stando a quanto riferisce il giornale spagnolo, non l'ha fatto neppure il suo avvocato.
"Igor il russo", l'uomo a lungo ricercato dalle polizie di tutta Europa e autore in Italia degli omicidi del barista Davide Fabbri (1° aprile 2017) e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri (8 aprile 2017), è stato per mesi uno dei "fuggiaschi" più pericolosi, ma in carcere – spiega sempre Heraldo – mantiene "un comportamento docile", "sembra un'altra persona". Avrebbe ricevuto delle lettere "da un ammiratore", alle quali però non avrebbe risposto. Trascorre il tempo leggendo la Bibbia, ma sarebbe "apatico e spento": un atteggiamento mantenuto anche quando gli inquirenti italiani sono andati a interrogarlo.