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I funerali del ragazzo suicida, la madre: “Lo hanno crocefisso, giustizia”

Si è svolta, nella basilica di San Lorenzo fuori Le Mura, la cerimonia funebre di Andrea, il 15enne che si è ucciso a Roma e per il quale la Procura ha aperto un’inchiesta. La mamma sopraffatta dal dolore: “La mia forza sono gli amici veri, quelli che l’hanno diffamato li voglio fuori”.
A cura di Susanna Picone
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Si è svolta, nella basilica di San Lorenzo fuori Le Mura, la cerimonia funebre del 15enne che si è ucciso a Roma e per il quale la Procura ha aperto un’inchiesta. La mamma sopraffatta dal dolore: “La mia forza sono gli amici veri, quelli che l’hanno diffamato li voglio fuori”.

Tanta la gente arrivata oggi nella basilica di San Lorenzo fuori Le Mura, a Roma, per salutare per l’ultima volta il giovane che martedì scorso si è tolto la vita impiccandosi a casa sua. Per lui vi è stata un’enorme mobilitazione, nella Capitale ma anche sul web, perché la sua drammatica storia ha richiamato un problema che appare vivo, quello dell’omofobia. In tanti provano a fare maggiore chiarezza su questa drammatica morte, non ultima la Procura di Roma che ha aperto un’inchiesta. E ai funerali celebrati oggi c’erano i suoi familiari e i suoi amici. La piccola bara è passata nel mezzo di due striscioni: “Il silenzio è il nostro dolore” e “We’ll never find someone like you”, sopra c’erano le firme dei suoi compagni.

"L'unico colore rosa è quello della sua sensibilità" – La mamma del giovane, sopraffatta dal dolore e con la voce rotta, ha chiesto giustizia per quanto accaduto: “Lo hanno crocefisso come Gesù, ora voglio giustizia”. “La mia forza – ha detto – sono gli amici veri, quelli che l’hanno diffamato li voglio fuori”. Non era gay, afferma sua mamma, “se lo fosse stato me lo avrebbe detto, senza avere vergogna o pregiudizi” perché lui sapeva che lei c’era sempre. Il colore rosa “è quello della sua sensibilità”. A proposito delle foto su Facebook nelle quali il giovane appariva truccato dice, tra le lacrime, che erano di carnevale: “L’hanno voluto deridere e farne un mostro”. È una mamma che sa che non troverà pace fin quando non avrà giustizia. E quella stessa sensibilità descritta dalla donna viene sottolineata anche dall'istruttore di vela del 15enne che parla di lui come di un ragazzo “dolce, di una simpatia unica e molto amato dai suoi compagni di classe”.

Napolitano scrive al Congresso dell’Arcigay: omofobia intollerabile – E nello stesso giorno dei funerali del giovane suicida il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha scritto un messaggio per il congresso di Arcigay: il presidente ha espresso preoccupazione “per il persistere di intollerabili atteggiamenti omofobi che ledono i diritti e la dignità della persona e ai quali bisogna opporre un fermo rifiuto”. Per Giorgio Napolitano appare necessario – si legge nel comunicato – mantenere alto il livello di guardia perché non si acuiscano fenomeni di discriminazione sociale. È importante “che la battaglia contro l’omofobia e le discriminazioni che ne derivano non sia condotta solo a opera di meritorie avanguardie, ma divenga un ben più vasto impegno civile”. L’invito del presidente Napolitano è dunque quello di impegnarsi in maniera aperta e sincera contro ogni forma di omofobia.

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