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Deriso perché gay e suicida a 15 anni: la Procura di Roma apre un’inchiesta

Gli inquirenti vogliono capire quali siano state le ragioni che hanno spinto il giovane a togliersi la vita. Su Facebook, dove veniva deriso, adesso va in scena la rabbia degli amici: “La vostra ignoranza ha ucciso un ragazzo di 15 anni”. Stasera una fiaccolata per ricordarlo.
A cura di Susanna Picone
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Gli inquirenti vogliono capire quali siano state le ragioni che hanno spinto un giovane a togliersi la vita. Su Facebook, dove lo studente veniva chiamato gay e per questo deriso, adesso va in scena la rabbia degli amici: “La vostra ignoranza ha ucciso un ragazzo di 15 anni”.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo riguardo la tragica storia del ragazzino di 15 anni che si è tolto la vita dopo una mattinata trascorsa a scuola. Il giovane veniva da tempo deriso anche su Facebook perché gay, perché amava vestire in rosa e mettere lo smalto alle unghie e, secondo quanto denunciato dal portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, potrebbe essere stato vittima di stalking a sfondo omofobo. Ora gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, hanno avviato una serie di accertamenti per cercare di capire quali siano state le ragioni che hanno spinto lo studente romano al suicidio.  Al momento non ci sono ipotesi di reato né indagati ma non si esclude che nel corso delle indagini possa essere ipotizzato il reato di istigazione al suicidio. Saranno ascoltati i familiari del ragazzino e probabilmente anche i suoi amici e compagni di scuola che ora, a un giorno dalla tragedia, non si danno pace. Quel profilo che qualcuno aveva creato su Facebook proprio per deridere i modi di fare e di vestire del ragazzino è stato preso di mira dai suoi amici: c’è tanta rabbia, in tanti ora danno la colpa di quanto accaduto all’ignoranza.

“Vittima dell’ignoranza e delle discriminazioni” – “La pagherete in qualche modo, l’ignoranza che regna nelle vostre teste ha ucciso un ragazzino di 15 anni e voi ne siete colpevoli al 99%”, scrive qualcuno su Facebook, “Dovete fare i conti con la vostra coscienza per il resto della vita”. I commenti sono tanti, tutti dimostrano la rabbia e il dolore per la perdita di un giovane di appena 15 anni. Un ragazzo al quale stasera Roma dedicherà una fiaccolata: gli studenti della Rete della Conoscenza danno appuntamento alle 19.30 in via San Giovanni in Laterano. “È successo ancora – scrivono – questa volta a Roma si è tolto la vita uno studente di un liceo della capitale perché vittima di attacchi omofobici. A soli 15 anni il peso delle discriminazioni quotidiane da parte dei compagni di scuola lo ha schiacciato fino al punto di spingerlo a farla finita”. Per tanti la colpa di ciò che è accaduto è della politica “per i suoi ripetuti silenzi”, perché manca – afferma il responsabile area tematica Lgbtq della Rete della Conoscenza – una volontà legislativa concreta per lanciare una battaglia seria contro ogni forma di omo, lesbo/transfobia nei luoghi della formazione e di lavoro in Italia. Alla fiaccolata – scrivono gli organizzatori – invitiamo tutti a indossare un capo rosa, il colore che amava il ragazzo morto.

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