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Hong Kong: nuovi scontri, arrestati esponenti delle “triadi” cinesi

Alta la tensione ad Hong Kong, dove proseguono gli scontri tra i manifestanti anti governativi e quelli filo cinesi. La polizia ha arrestato 19 persone, una decina i feriti.
A cura di Susanna Picone
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Resta alta la tensione ad Hong Kong. La polizia ha arrestato 19 persone per gli scontri che si sono verificati ieri nel quartiere di Mongkok tra manifestanti pro-democrazia e sostenitori del governo cinese. Altre 18 persone, tra di loro ci sono sei poliziotti, sono rimaste ferite. Gli studenti hanno denunciato che gli attacchi contro i loro picchetti sono stati condotti da delinquenti prezzolati appartenenti alle “triadi”, e cioè i gruppi mafiosi locali, e hanno annullato il previsto dialogo col governo. A dar ragione agli studenti Benny Lai, il professore di legge fondatore del gruppo Occupy Central e leader della protesta: anche lui ha affermato che gli aggressori erano membri delle le organizzazioni mafiose del sud della Cina, alcune delle quali sono tradizionalmente favorevoli al governo di Pechino. Poi anche le forze dell’ordine hanno dichiarato che tra i 19 arrestati otto fanno parte delle “triadi”.

Amnesty International denuncia molestie nei confronti delle donne

Martin Lee, il fondatore 76enne del Partito Democratico di Hong Kong ha invece affermato che le scene che si sono viste a Mongkok non sono altro che “una tattica comunista” che consiste nell’“usare la gente contro la gente per eliminare coloro che non gli sono graditi”. Amnesty International, intanto, ha denunciato le negligenze della polizia e ha parlato di molestie sessuali nei confronti delle donne che manifestano per la democrazia a MongKok a Causeway Bay. Donne e ragazze, secondo quanto denunciato dall’organizzazione internazionale, “sono state oggetto di aggressioni sessuali, molestie e intimidazioni”. “L’inazione della polizia è vergognosa. Le autorità hanno fallito nel loro compito di proteggere i manifestanti pacifici che sono stati attaccati – ha dichiarato Mabel Au, direttrice di Amnesty International Hong Kong – C’è stata una massiccia presenza della polizia durante la scorsa settimana, ma il loro fallimento di stasera rischia di alimentare una situazione sempre più instabile”.

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