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Giudicato inidoneo a entrare nei carabinieri perché ha un tatuaggio sul polpaccio

Un ragazzo salentino di 24 anni è stato giudicato non idoneo a indossare una divisa perché ha un tatuaggio su un polpaccio.
A cura di Davide Falcioni
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Un ragazzo salentino di 24 anni è stato ritenuto non idoneo ad entrare nell'Arma dei Carabinieri a causa di un tatuaggio sul polpaccio della gamba destra. Il giovane, aspirante militare, aveva superato con successo tutte le prove previste dall'ultimo concorso del 2018, ma ha visto svanire il suo sogno di indossare la divisa della Benemerita quando era ormai giunto a uno degli ultimi step, quello delle visite mediche che precede i test psicoattitudinali.

L'inidoneità, motivata dalla presenza di un tatuaggio, ha profondamente deluso il giovane, che tuttavia non si è perso d'animo e, tramite l'avvocato, Sabrina Teodora Conte, ha presentato ricorso al Tar Lazio, il quale ha stabilito che a dirimere la questione sarà una speciale commissione medica composta da consulenti nominati dal Ministero del'Interno. "Si tratta di un tatuaggio che non ha contenuti offensivi – spiega all'Agi l'avvocato Conte – e che peraltro il ragazzo ha trattato con il laser per poterlo cancellare. Inoltre, il tatuaggio non si vedrebbe con la divisa di ordinanza ma forse solo con la tenuta ginnica in uso ai carabinieri. Sta di fatto che il ragazzo è stato ritenuto inidoneo pur avendo superato tutte le prove con il massimo dei voti. Mancavano solo la visita medica e i test psicoattitudinali e ce l'avrebbe fatta. Vi è stata, quindi, questa novità dal punto di vista giudiziario, con il Tar Lazio che ha disposto l'accertamento, anche se avrebbe anche potuto irrigidirsi – conclude l'avvocato Sabrina Teodora Conte – sulla presenza della norma nel regolamento del bando di concorso che vieta la presenza di tatuaggi".

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