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Giovane pakistana costretta ad abortire dai genitori, Farah è stata liberata

La ragazza residente a Verona ma portata in patria con l’inganno dalla famiglia e fatta abortire contro la sua volontà, è stata liberata dalla polizia pachistana. La liberazione possibile grazie all’intervento dell’ambasciatore messo in azione dalla Farnesina a seguito dei messaggi allarmanti che la stessa ragazza era riuscita a inviare alle amiche in Italia.
A cura di Antonio Palma
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Dopo giorni di paura e apprensione per la sua sorte si è conclusa con la liberazione da parte della polizia pakistana la vicenda della giovane ragazza residente a Verona ma portata in patria con l'inganno dalla famiglia e fatta abortire contro la sua volontà. Secondo fonti bene informate sentite dall'Ansa,  la ragazza di nome Farah sarebbe stata liberata nella zona di Islamabad dive era stata segregata da alcuni  parenti ed ora al sicuro, in compagnia di rappresentanti delle autorità diplomatiche italiane. Proprio grazie a queste ultime è stato possibile l'intervento delle forze di polizia pakistane. L'ambasciata italiana infatti si era attivata in tutti i modi dopo aver ricevuto la segnalazione dalle forze di polizia italiane a cui si era rivolti a loro volta gli amici della giovane.

A far scattare l'allarme infatti erano stati alcuni messaggi che la stessa ragazza aveva inviato tramite Whatsapp alle compagne di scuola in Italia. Preoccupate, le amiche avevano deciso di informare la dirigenza scolastica che a sua volta ha interessato la polizia facendo attivare  così la Digos della Questura scaligera. Con la scusa del matrimonio di un parente, nel gennaio scorso la ragazza era stata portata in Pakistan dove sarebbe dovuta rimanere pochi giorni ma nel Paese è iniziato il suo incubo, segregata e costretta all'aborto, non aveva più potuto far ritorno in Italia dove c'era il fidanzato.  Da allora nessuno aveva avuto più sue notizie. Fino a quei messaggi inviati alle amiche.

Come confermato dal Ministro, con l'intervento della Farnesina attraverso il Consolato italiano a Islamabad, la giovane è stata liberata e ora è al sicuro, in un luogo che per il momento non è stato comunicato per ragioni di sicurezza. Le sue condizioni di salute sarebbero generalmente buone. Dopo la liberazione avvenuta nelle scorse ore, la ragazza avrebbe contattato già le sue amiche e il fidanzato in Italia e ha parlato personalmente con l'ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, che subito è andato ad accertarsi delle sue condizioni di salute. "Grazie, non posso crederci, mi avete trovata. Fatemi tornare subito in Italia" avrebbe dichiarato la ragazza in lacrime. "Farah è stata rintracciata in Pakistan ed è al sicuro. La Farnesina con l'ambasciata a Islamabad segue il caso da vicino e si adopera per facilitare il ritorno in Italia, a Verona", ha dichiarato il ministro degli Esteri Angelino Alfano con un messaggio su Twitter.

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