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Francia, polizia spara con le “flash ball” su giornalisti e gilet gialli: numerosi feriti

Numerosi giornalisti e fotoreporter francesi, oltre a manifestanti, sono stati presi di mira dalla polizia con gas lacrimogeni e pistole flash-ball durante le manifestazioni di protesta a Parigi e in altre città della Francia. La polizia francese sotto accusa per le violenze nei confronti dei manifestanti e degli operatori della stampa.
A cura di Gennaro Punzo
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Polizia francese sotto accusa per le violenze commesse ieri nel corso delle manifestazioni dei gilet gialli a Parigi e in tante altre città della Francia. Tra manifestanti arrestati e feriti, nel bilancio si contano anche tanti giornalisti colpiti dalle cariche dei poliziotti che per far fronte alle proteste hanno utilizzato contro i manifestanti gas lacrimogeni e pistole flash-ball, armi che sparano palle di gomma che provocano escoriazioni e lividi. A denunciare gli episodi sono numerosi giornali francesi, tra cui il Var Matin che ha raccolto le testimonianze di tanti inviati di tv e radio a Parigi che hanno seguito da vicino le manifestazioni violente che si sono svolte ieri nella capitale transalpina.

Tra i video che ha fatto più scalpore, uno in cui si vede un manifestante immobile, con le braccia aperte, davanti alla polizia. Anche lui viene colpito da un proiettile e viene accompagnato via dolorante.

Due giornalisti del quotidiano Parisien sono stati colpiti dalle fatidiche palle di gomma utilizzate dalla polizia per disperdere la folla riportando ferite alla nuca e ad un ginocchio.

Mentre un giornalista di A2PRL, agenzia di stampa radiofonica francese, è stato ferito da un colpo di pistola flash-ball nonostante avesse ben in vista al braccio la fascia di operatore stampa. Stessa sorte è capitata anche ad altri suoi colleghi, come un fotografo dell'agenzia di stampa francese Afp che è stato oggetto di lanci di gas lacrimogeni e palle di gomma da parte delle forze dell'ordine a Puy-en-Velay mentre cercava di fotografare l'avanzata di un cordone di poliziotti in direzione dei manifestanti. Tra i fotoreporter feriti c'è anche Véronique de Viguerie, vincitrice dell'importante festival di foto-giornalismo "Visa pour l'image" che ha denunciato coma la polizia le abbia confiscato il casco di protezione che indossava esponendola al rischio di essere ferita gravemente mentre era riprendeva le immagini della protesta.

l'inviato del quotidiano Libération, Boris Allin, ha raccontato a francetvinfo.fr che i poliziotti gli hanno confiscato il casco della moto e quello anti lacrimogeni, oltre agli occhiali di protezione a Bastille perché non era in possesso del tesserino stampa, nonostante avesse mostrato ai gendarmi le mail della redazione che testimoniavano che fosse un inviato del quotidiano francese. Il giornalista ha rischiato anche l'arresto.

Su Twitter e Instagram sono pubblicate decine di immagini e testimonianze video di giornalisti francesi presi di mira dalla polizia e non solo. Alcuni inviati del quotidiano Figaro, sono stati attaccati da un gruppo di gilet gialli mentre riprendevano alcuni momenti della manifestazione in corso a Parigi. Insomma, nonostante le misure di sicurezza prese dalle redazioni di quotidiani, radio e tv, per i giornalisti francesi impegnati sul campo a raccontare le proteste dei gilet gialli, è stato un sabato davvero complicato.

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