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Foggia, morto culturista 30enne e un altro è grave: sospetti su medicinali dopanti

Il 30enne Gianni Racano è deceduto dopo una settimana di coma. Un altro atleta è grave. Si sospetta sia stato immesso sul mercato illegale un lotto di medicinali pericolosi, e che li abbiano assunti in vista di una gara importante di body-building.
A cura di Biagio Chiariello
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Un culturista di 30 anni di Foggia, Gianni Racano, è deceduto dopo una settimana di coma in ospedale e un altro di cinquant'anni è ricoverato in gravi condizioni, anche se non è in pericolo di vita. Due casi che hanno portato la Procura di Foggia a disporre perquisizioni in alcune palestre della città pugliese frequentate dai giovani.  Il sospetto è che i due body-builder possano avere assunto sostanze dopanti in vista di una gara professionale che si terrà tra qualche giorno nel capoluogo dauno. Sull'accaduto indagano la guardia di finanza e la squadra mobile di Foggia. Nell'inchiesta sono indagati i titolari di due palestre, dove sono stati sequestrati prodotti medicinali su cui sono in corso accertamenti. I genitori della vittima avevano presentato subito una denuncia dopo la tragedia. Racano era stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso degli Ospedali riuniti: dopo una settimana di coma farmacologico indotto è morto il 17 aprile all'ospedale San Paolo di Bari. L’altro atleta desta preoccupazione, ma non è in pericolo di vita. Gli inquirenti ritengono che in entrambi i casi ci sia una correlazione con un lotto di medicinali con effetti dopanti, con conseguenti gravi rischi per la salute di chi ne faccia uso. Il timore è che possano provocare altri danni a persone che ne facciano uso.

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