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Festa della Repubblica, il Presidente Mattarella ricorda la nascita della nostra repubblica

Festa della Repubblica, il 2 Giungo l’Italia festeggia nel ricordo del referendum che trasformò il nostro paese in una Repubblica. Presenti tutte le più alte cariche dello Stato dal Presidente della Repubblica Mattarella al neo eletto Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
A cura di Davide Falcioni
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A un secolo dalla fine della Prima Guerra Mondiale, e sulle note della Canzone del Piave, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalle massime autorità dello Stato, ha deposto la corona di fiori di fronte alla tomba del milite ignoto all'Altare della Patria, rimanendo alcuni istanti in raccoglimento al suono del ‘Silenzio'. Il tradizionale passaggio delle frecce tricolori ha concluso la solenne cerimonia che ha aperto le celebrazioni della Festa della Repubblica.

Una cerimonia che arriva all'indomani della formazione, a dir poco travagliata e animata da fortissime contrapposizioni, del nuovo governo, quello guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Lega. Proprio Conte, che ieri ha dismesso le vesti di docente universitario per varcare la soglia di palazzo Chigi, ha dichiarato: "È la festa di noi tutti, tanti auguri a tutti". Parole pronunciate ai cronisti che lo attendevano davanti casa, poco prima che il neo premier si recasse al Vittoriano, dove è stato accolto dal Presidente della Camera Roberto Fico, da quella del Senato, Maria Elisabetta Casellati e dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Il Presidente della Repubblica ha quindi passato in rassegna le rappresentanze dei vari corpi delle forze armate accompagnato da Elisabetta Trenta, esordiente ministra della Difesa: "Celebriamo oggi il 72° anniversario della nascita della Repubblica – ha detto Mattarella nel suo messaggio al capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano – . Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti. Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa". "Dalla condivisione di essi – ha proseguito il Capo dello Stato – nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale. Trova conferma in questo quadro il rilevante apporto garantito dalle Forze Armate, alle quali esprimo forte e convinto apprezzamento".

Presenti alla cerimonia ovviamente anche gli altri membri del governo, a partire da Matteo Salvini, ministro degli Interni: "E' bello essere qui a questa parata felice di avere la fiducia di tanti italiani e di tanti uomini della sicurezza. So bene che c'è tanto da fare – aggiunge – sono emozionato ma voglio subito impegnarmi su pensioni, tasse, lavoro e sicurezza. Già da domani – conclude – sentirò i ministri degli Interni europei con cui voglio collaborare". Salvini ha aggiunto poi che domani andrà in Sicilia: "E' la nostra frontiera. Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro"

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