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“Volevano tagliarmi dita e orecchio”, il terribile racconto del rapimento dello chef Panfilo Colonico

“Ho parlato molto con i sequestratori che mi volevano far male, ma fortunatamente sto bene” ha ricostruito il 49enne Panfilo Colonico, chef originario di Sulmona rapito in Ecuador e liberato dopo cinque giorni.
A cura di Antonio Palma
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"Mi hanno spostato tre volte di posto, grazie a Dio mi hanno sempre dato qualcosa da mangiare ma volevano tagliarmi un dito e un orecchio”, così Panfilo Colonico, chef originario di Sulmona e rapito in Ecuador, dove vive da tempo, ha raccontato i terribili giorni del sequestro di cui è stato vittima nel Paese sudamericano.

“Ho parlato molto con i sequestratori che mi volevano far male, mi volevano tagliare un dito o tagliare un orecchio per avere più soldi ma fortunatamente sto bene” ha ricostruito infatti il 49enne, liberato mercoledì sera ora locale, la notte di giovedì in Italia. “Quando si sono stufati di sperare mi hanno rilasciato, quasi vicino al ristorante" ha rivelato all’Ansa Panfilo Colonico. La liberazione dell’uomo non era stata annunciata e così il 49enne si è presentato davanti alla sua attività a bordo di un taxi da cui si è fatto dare un passaggio dall'uscita autostradale.

Il momento del sequestro
Il momento del sequestro

“Sono grato ai miei dipendenti che mi aspettavano e mi hanno accolto con un abbraccio e anche a chi ha parlato per me in Italia” ha dichiarato l’uomo che è stato ascoltato dalla polizia che ora sta indagando sui fatti. Non è chiaro al momento se sia stato pagato un riscatto o se la liberazione è avvenuta perché i rapitori sentivano il cerchio stringersi attorno a loro. Poco prima del rilascio, infatti, la polizia aveva individuato e arrestato due dei presunti rapitori che avevano fatto irruzione nel ristorante. Non è escluso quindi che il resto della banda abbia deciso di liberare l'uomo temendo l'individuazione.

Lo chef era stato sequestrato venerdì scorso nel suo locale di Guayaquil “Il Sabore mio” da un commando di rapitori vestiti da poliziotti. Nei giorni seguenti era emerso anche un video in cui l’uomo compariva in buone condizioni ma non era stata formulata nessuna richiesta esplicita di riscatto. Per questo la liberazione di Colonico non scioglie i dubbi sul movente del rapimento. Si era parlato anche di alcuni precedenti per una rapina subita nei mesi precedenti ma l'uomo ha negato un collegamento.

“Ho letto molte stupidaggini, c’è chi ha detto che devo soldi a qualcuno ma chi dice queste cose farebbe bene a stare in silenzio perché sono false” ha detto l’uomo, concludendo: “Continuerò il mio progetto con sacrificio e amore".

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