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Attentato a Mosca al Crocus City Hall

Vladimir Putin sull’attentato al Crocus City Hall di Mosca: “Puniremo anche gli sponsor dei terroristi”

Vladimir Putin è tornato a parlare dell’attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca, affermando che la Russia “punirà anche gli sponsor dei terroristi”. Per l’attacco sono state arrestate 4 persone e il processo contro di loro inizierà il 22 maggio prossimo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Vladimir Putin ha annunciato che la Russia "punirà gli sponsor dei terroristi che hanno attaccato il Crocus City Hall" di Mosca. Il presidente russo lo ha affermato sostenendo che vi siano interessi di terzi dietro l'attacco terroristico effettuato nella sala concerti russa il 22 marzo scorso. Nell'attentato sono morte circa 139 persone.

"Le forze di sicurezza russe – ha specificato Putin, citato dall'agenzia di stampa Tass – arriveranno a coloro che hanno ordinato l'attacco terroristico". La dichiarazione è arrivata durante una riunione del presidente russo con lo staff del ministero dell'Interno. Per l'attentato sono state fermate 4 persone, poi comparse davanti ai giudici con ferite e lividi vistosi. Uno dei quattro attentatori è perfino entrato in aula in sedia a rotelle. Le loro condizioni hanno sollevato una serie di dubbi sulla libertà delle loro confessioni e sulla possibilità che invece siano stati costretti a fornire una versione dei fatti diversa dalla realtà con la tortura.

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"In questo ambiente – ha continuato Putin – non ci sono agenti affidabili. Fanno tutto per denaro. Non sono guidati da considerazioni religiose o politiche, ma solo finanziarie. Tutto è facile da vendere, ogni informazione è comprata e venduta. Quanto ai committenti finali, ci arriveremo". Due dei 4 fermati, appartenenti all'Isis K, avevano detto di essere stati ingaggiati su Telegram da un "assistente del predicatore" che aveva promesso loro 500mila rubli, ossia una cifra pari a 5mila euro. Il 22 maggio inizierà il processo a loro carico.

"Le autorità russe – ha continuato Putin – non permetteranno che l'attacco terroristico possa essere usato per scatenare un'ondata di xenofobia e islamofobia nel Paese. Voglio sottolineare che è inaccettabile usare i recenti tragici eventi per provocare odio, xenofobia e islamofobia". In Russia i cittadini musulmani costituiscono il 10% della popolazione totale e sono nettamente maggioritari nelle regioni del Caucaso settentrionale. Nel Paese vi è inoltre una massiccia immigrazione di lavoratori dalle ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale, in particolare Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan.

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