3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Usa, morto un secondo agente dopo l’assalto al Campidoglio

Un altro agente di polizia è morto dopo 4 giorni dai disordini causati dai sostenitori di Donald Trump al Campidoglio USA. L’ufficiale 51enne Howard Liebengood era in servizio durante l’assalto del 6 gennaio, ma la polizia non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni sulle cause del decesso.
A cura di Gabriella Mazzeo
3 CONDIVISIONI
Howard Liebengood
Howard Liebengood

Quattro giorni dopo l'assalto al Campidgolio, un altro agente assegnato a proteggere il Senato durante l'assedio è morto. Il decesso è avvenuto fuori servizio, spiega la polizia adibita alla protezione del Congresso. Howard Liebengood era in servizio al Campidoglio dal 2005, ma le autorità non hanno rilasciato dichiarazioni sulle cause della morte.

Durante i disordini di mercoledì 6 gennaio 2021, l'agente era presente in difesa del Congresso secondo quanto dichiarato dalla polizia che non ha però voluto aggiungere altro.Di quanto successo a Liebengood si sa poco: non è stato chiarito se l'agente è stato o meno ferito durante gli scontri, né è chiaro se quanto accaduto è collegato alla rivolta che ha dovuto fronteggiare insieme ai suoi colleghi. La polizia non ha risposto ad ulteriori domande da parte della stampa e anche la famiglia dell'ufficiale 51enne ha rifiutato ogni commento, rilasciando una dichiarazione tramite l'avvocato Barry J. Pollack: "I familiari di Liebengood desiderano addolorarsi in privato". La notizia è arrivata dopo quella riguardante il decesso di un altro ufficiale Brian D. Sicknick, morto per le ferite riportate come è stato pubblicamente confermato. Sono partite ora le inchieste riguardanti l'assalto e la scarsa copertura al Campidoglio. Probabile, quindi, che anche le informazioni riguardanti il decesso di questo secondo agente facciano parte delle indagini su quanto avvenuto durante le ore dell'assalto al Campidoglio.

Le dimissioni

In seguito a quanto accaduto, si è dimesso il capo della Polizia del Congresso, Steven Sund, che per la sua prima dichiarazione post-guerriglia ha deciso di puntare il dito contro il sergente della Camera Paul Irvig e contro il sergente d'armi del Senato. Il primo avrebbe definito superfluo un dispiego importante delle forze dell'ordine prima di qualunque disordine. Il secondo, invece, ha suggerito di allertare la Guardia Nazionale in maniera informale.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views