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USA, condannato all’ergastolo per aver rubato 50 dollari, esce di prigione dopo 36 anni

Alvin Kennard nel 1983, quando aveva 22 anni, rubò 50,75 dollari in una panetteria In base a una legge – oggi non più in vigore – secondo la quale erano possibili tre errori, dopodiché scattava il carcere a vita. Grande commozione alla lettura della sentenza di liberazione: “Aspettavamo questo momento da vent’anni”
A cura di Biagio Chiariello
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Alvin Kennard aveva 22 anni quando, nel 1983, rubò per fame 50,75 dollari dalla cassa di una panetteria. Fu arrestato e condannato all’ergastolo. Ora, dopo 36 anni di carcere, è finalmente libero. A raccontare la sua storia è il ‘Guardian', che indaga soprattutto sulle motivazioni di una pena così sproporzionata in relazione al reato.

La sentenza era stata emessa ai sensi del vecchio Habitual Felony Offender Act dell'Alabama, noto anche come "legge sui tre colpi" all’epoca in vigore in Alabama. In base a questa legge, alla terza violazione, il recidivo viene condannato a scontare una pena molto severa, che può arrivare – come nel caso di Kennard – anche all’ergastolo. Prima del furto dei 50 dollari, Kennard era già stato condannato a tre anni di libertà vigilata per tre capi d’accusa relativi a un furto con scasso commesso nel 1979. Anche se la legge in seguito era stata modificata, non è stata resa retroattiva, quindi Kennard è rimasto in prigione fino a quando il giudice David Carpenter nella Contea di Jefferson ha stabilito che potrà uscire di carcere. "Questo giudice ha fatto di tutto" ha dichiarato alla ABC News l'avvocato di Kennard, Carla Crowder.

"Voglio solo dire che mi dispiace per quello che ho fatto", ha detto il 58enne in tribunale "mi assumo la responsabilità di ciò che ho fatto in passato. Voglio l'opportunità di fare le cose per bene". In aula amici e familiari sono balzati in piedi battendo le mani, esultando: "Stavamo tutti piangendo", ha detto la nipote, Patricia Jones. "Era da almeno venti anni che parlavamo della sua liberazione". "E' stato sopraffatto da questa opportunità – ha aggiunto il suo avvocato – avrà grande supporto dalla famiglia, che gli è sempre stata vicina". "La cosa straordinaria del signor Kennard è che anche quando pensava che sarebbe stato in prigione per il resto della sua vita, non si è mai arreso", ha aggiunto Crowder. "Per lui questa è una nuova opportunità, è rimasto vicino alla sua famiglia, ha un supporto incredibile".

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