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Uccidono cinghiale e mangiano la carne: famiglia avvelenata finisce in coma

La famiglia, composta da padre, madre e nonna, sarebbe stata vittima di una intossicazione dopo aver mangiato cinghiale contaminato. Gli unici a salvarsi sono stati i figli della coppia che non hanno consumato la carne di selvaggina.
A cura di A. P.
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Aveva ucciso un cinghiale durante una battuta di caccia in zona e lo aveva portato a casa dove insieme alla famiglia ne aveva consumato la carne In poche ore però quello che doveva essere un banchetto prelibato si è trasformato in tragedia con i tre che hanno iniziato ad avere mal di stomaco e a stare male fino a quando la situazione non è precipitata e sono finiti in coma. È la drammatica storia di una famiglia di Putaruru, piccolo villaggio nel regione di Waikato, nel nord del Nuova Zelanda.  Marito, moglie e madre di lui sono finiti così in ospedale dove ora sono in stato vegetativo. Gli unici a salvarsi sono stati i figli della coppia, due bambine piccole, che non hanno consumato quella carne.

Shibu Kochummen, sua moglie Subi Babu e sua madre Alekutty Daniel sono stati trovati dai paramedici a terra incoscienti nella loro casa venerdì sera dopo che Kochummen è crollato a terra mentre stava effettuando una chiamata d'emergenza per chiedere aiuto. Trasportati  all'ospedale di Waikato, per i medici sarebbero stati vittima di una intossicazione alimentare. In particolare l'ipotesi è che siano rimasti avvelenati dopo aver mangiato un piatto contenente cinghiale contaminato. Del resto la carne di selvaggina, che è stata portata via per i test, era l'unico prodotto che i bambini della coppia non hanno mangiato durante il pasto serale.

Secondo gli specialisti medici, potrebbero volerci fino a due mesi prima di lasciare l'ospedale e c'è la possibilità che, in caso di guarigione, possano subire danni a lungo termine, tra cui paralisi o tremori. Le due figlie della coppia di 7 anni e un anno, vengono seguiti da un gruppo di volontariato della chiesa locale.

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