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Uccide l’ex fidanzata e la seppellisce in un bosco: “Era una scommessa: l’ho colpita per sbaglio”

Andrew Burfield, 51enne residente a Burnley, in Inghilterra, deve rispondere dell’accusa di omicidio in merito alla morte dell’ex fidanzata, la 33enne Katie Keyton. Avrebbe ucciso la donna a causa di una scommessa finita in tragedia.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Andrew Burfield e Katie Kanyon (Twitter)
Andrew Burfield e Katie Kanyon (Twitter)

In aula l'imputato ha detto di aver ucciso per sbaglio la vittima. Come? Centrandola per errore con la parte posteriore di un'ascia, mentre lanciava l'arnese contro un albero. Lo avrebbe fatto dopo che lei aveva scommesso sul fatto che non sarebbe riuscito a colpire con l'arnese una lattina di Coca Cola.

È questa la motivazione con cui Andrew Burfield, 51enne residente a Burnley nel Regno Unito, ha cercato di giustificare l'omicidio (a sua detta involontario) dell'ex fidanzata 33enne Katie Kanyon, davanti ai giudici della Preston Crown Court.

La polizia del Lancashire ha riferito in una nota che oggi, mercoledì 16 novembre, l'uomo ha ammesso per la prima volta le sue responsabilità per la morte della donna – dopo aver negato ogni accusa per mesi – in occasione della terza udienza del processo iniziato questa settimana.

Tuttavia gli inquirenti non credono alla ricostruzione dell'imputato: "Non solo ha ucciso Katie a sangue freddo in un modo particolarmente violento, ma ha poi cercato di occultare il suo cadavere e ha cambiato la sua versione dei fatti nel tentativo di crearsi un alibi", ha affermato l'ispettore capo Al Davies, che ha definito il 51enne un "mostro che ha agito per vendetta".

Kanyon, madre di due bambini, era scomparsa lo scorso 22 aprile. Dopo una settimana di ricerche, il suo cadavere era stato ritrovato il 29 aprile seguente in una fossa scavata nella foresta di Gisburn, nel Lancashire: secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vittima si era recata lì insieme all'ex fidanzato per un pic-nic. I due avevano avuto una relazione nel 2019.

I sospetti degli inquirenti si sono subito indirizzati su Burfield: l'uomo era già stato interrogato quattro volte, ma aveva sempre negato ogni accusa a suo carico, fino alla confessione resa alla giuria questa mattina.

L'uomo – che in precedenza aveva detto di non sapere dove si trovasse l'ex fidanzata – ha riferito ai giurati di aver seppellito il suo cadavere in una fossa scavata di proposito, per evitare che fosse notato da qualche passante o venisse raggiunto dagli animali del bosco.

Nonostante Burfield abbia sostenuto di aver colpito per sbaglio la donna gli investigatori sostengono invece che si sia trattato di un omicidio premeditato. La posizione dell'accusa trova sostegno nei risultati dell'autopsia effettuata sulla salma della vittima: questa aveva stabilito che la donna era stata colpita almeno 12 volte prima del decesso e presentava diverse ferite alla testa.

Inoltre, stando a quanto riferiscono i media britannici, dopo l'omicidio l'uomo avrebbe inviato dei messaggi dal telefono della donna, indirizzati a sé stesso e ai familiari della vittima, nel tentativo di depistare le indagini.

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