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Trump sotto accusa, la Camera dice sì all’impeachment

Il presidente Usa Donald Trump messo sotto impeachment alla Camera con 230 sì e 197 no. “Il presidente è fiducioso che il Senato ripristinerà l’ordine, la correttezza e il il giusto processo, tutte cose ignorate nel procedimento alla Camera” affermano però dalla Casa Bianca in una nota sicuri che nell’altro ramo i Repubblicani hanno la maggioranza.
A cura di Ida Artiaco
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Ieri è stata una giornata storica per gli Stati Uniti d'America: i 435 deputati della camera dei rappresentanti hanno votato a favore dell'impeachment del presidente Donald Trump. L'aula si è riunita intorno alle 15 di ieri, ora italiana, e dopo ore di dibattito è arrivato il via libera, stabilita al raggiungimento della maggioranza semplice dei votanti, alla messa in stato di accusa dell'inquilino della Casa Bianca dopo lo scandalo ribattezzato dai media a stelle e strisce Ucrainagate.  Sono stati 230 i voti favorevoli e 197  i contrari. Stando a quanto dichiarato dai testimoni ed emerso dalle indagini parlamentari, l'ex tycoon avrebbe fatto pressioni sul suo omologo di Kiev, Voldymyr Zelenski, per fare indagare il suo rivale nella corsa alla Casa Bianca Joe Biden e il figlio Hunter. Nel rapporto di 658 pagine diffuso dalla commissione Giustizia della Camera, le accuse a suo carico sono abuso di potere e ostruzione del Congresso. Ognuno dei due capi d'accusa è stato votato separatamente. A Washington sono state ore travagliate. La Camera a maggioranza dem ha anche respinto la mozione che i repubblicani avevano presentato in un'ottica chiaramente dilatatoria per rinviare il dibattito.

Trump: "Processo peggio della caccia alle streghe"

Anche la vigilia era stata avvelenata da un secco botta e risposta tra Trump e Nancy Pelosi, speaker dem della Camera. "Gli accusati nel processo alle streghe di Salem hanno avuto un processo più giusto", ha scritto il presidente alla leader democratica, definendo l'impeachment "un abuso senza precedenti e incostituzionale da parte dei deputati democratici, senza pari in quasi due secoli e mezzo di storia legislativa americana". Non solo. Per lui l'accusa di abuso di potere "è un'invenzione completamente falsa e infondata della vostra immaginazione" e quella di ostruzione al Congresso "assurda e pericolosa", mentre ha accusato l'opposizione di un commettere un "colpo di Stato illegale e di parte". L'inquilino della Casa Bianca, tuttavia, ha sperato fino all'ultimo nell'assoluzione, come già successo ad Andrew Johnson nel 1868 e a Bill Clinton nel 1998. Ma di certo ha tutta l’intenzione di utilizzare il procedimento di impeachment per contrattaccare e guadagnare consensi nella campagna verso le elezioni presidenziali di fine 2020.

Cosa succede ora: l'impeachment entra nel vivo

L'impeachment è una procedura per rimuovere il presidente dalla propria carica e funziona come un processo: dopo l'approvazione da parte della Camera delle accuse contro Trump, nelle prossime settimane la palla passerà nelle mani del Senato, dove si terrà un vero e proprio dibattimento, al termine del quale ci sarà un nuovo voto, previsto con molta probabilità all'inizio del mese di gennaio, con il quale si deciderà in ultima istanza se rimuovere o meno l'inquilino dalla Casa Bianca dalla sua posizione. Tuttavia, mentre alla Camera il via libera alla messa in stato di accusa dell'ex tycoon poteva essere considerata una formalità, dal momento che bastava la maggioranza semplice dei votanti per la sua approvazione, al Senato la situazione si complica. Non solo perché è controllato dai repubblicani ma anche perché per rimuovere il presidente ci vogliono 67 voti su 100, cioè la maggioranza qualificata dei due terzi: i Democratici ne controllano soltanto 47, cosa che rende altrettanto probabile che i Repubblicani respingeranno la rimozione di Trump.

Trump: "Il Senato ripristinerà la correttezza e il il giusto processo"

Trump è consapevole di avere la maggioranza schiacciante in Senato e che la procedura di impeachment non sarà fatta passare. "La Camera sta cercando di annullare il voto di milioni di americani e il risultato elettorale con l'impeachment", ha affermato Donald Trump nel corso di un comizio a Battle Creek, in Michigan, aggiungendo: "I democratici stanno mostrando il loro disdegno per gli elettori. L'impeachment per loro è un suicidio politico. Ma è dal primo giorno che stanno cercando di mettermi sotto accusa. Stanno cercando di annullare il voto di decine di milioni di patrioti americani". "Non abbiamo perso neanche un voto dei repubblicani e tre democratici hanno votato con noi. Il partito repubblicano è grande e non è mai stato così unito. Questo è il primo impeachment dove non c'è un reato. Non sono preoccupato", ha concluso il presidente Usa .

"Il presidente è fiducioso che il Senato ripristinerà l'ordine, la correttezza e il il giusto processo, tutte cose ignorate nel procedimento alla Camera" hanno affermato invece in una nota dalla Casa Bianca, aggiungendo: "Trump è pronto per i prossimi passi e crede che sarà completamente scagionato".

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