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Trump all’attacco della Cina: “Hanno tentato di nascondere un errore e non ci sono riusciti”

Donald Trump torna all’attacco della Cina, sostenendo che Pechino abbia fatto un errore e che abbia tentato di nasconderlo, “ma non ci sono riusciti”. Il presidente degli Stati Uniti rilancia così l’ipotesi del Coronavirus uscito da un laboratorio e accusa il governo cinese di aver permesso la diffusione del virus anche all’estero.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna all’attacco della Cina sul Coronavirus: “Penso che i cinesi” abbiano fatto un errore, afferma l’inquilino della Casa Bianca, probabilmente riferendosi all'ipotesi che il virus sia uscito da un laboratorio, già rilanciata negli scorsi giorni. “Hanno cercato di nasconderlo ma non ci sono riusciti”, prosegue Trump sostenendo che Pechino ha consentito che il virus si diffondesse “nel nostro e in altri Paesi: Xi Jinping è un brava persona ma non sarebbe mai dovuto accadere”. Parlando sempre della Cina, Trump aggiunge: “Ho chiuso il Paese alla Cina. Mi hanno descritto come razzista, come xenofobo”. Trump sottolinea di aver ricevuto notizie dall’intelligence il 23 gennaio sul fatto che il Coronavirus “sarebbe potuto arrivare, ma senza usare toni di minaccia”.

Continuando a parlare di intelligence, Trump continua: “L’intelligence mi ha detto che avevo ragione: non ha sollevato il tema del Coronavirus fino alla fine di gennaio, poco prima del mio divieto alla Cina negli Stati Uniti”. Il presidente Usa si prende il merito di aver salvato “decine di migliaia di vite” con le restrizioni per gli arrivi dalla Cina. In un Town hall su Fox, Trump fa anche una previsione, secondo cui alla fine i morti negli Stati Uniti saranno tra i 75mila e i 100mila.

Altro tema è quello del vaccino, che secondo il presidente degli Stati Uniti potrebbe arrivare “entro la fine dell’anno”: argomento su cui si dice “molto fiducioso”. Poi Trump si sofferma sulle scuole, con l’augurio che riaprano a settembre: “Dobbiamo consentire agli studenti di tornare a scuola”. L’obiettivo è quello di tornare alla normalità il prima possibile, seguendo l’auspicio di molte persone: “Possiamo aprire l’economia e farlo in sicurezza”, assicura il presidente degli Stati Uniti. Secondo cui “dobbiamo riaprire in sicurezza ma dobbiamo riaprire velocemente”. E offrendo un aiuto economico a chi è in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

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