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L'implosione del sottomarino Titan a giugno 2023

Titan, morti i 5 passeggeri: implosione forse rilevata dalla Marina Usa già il giorno della scomparsa

Il sottomarino Titan, scomparso domenica scorso nell’area dell’affondamento del Titanic, nell’Oceano Atlantico, è stato distrutto da una “catastrofica implosione” e i passeggeri a bordo sono morti. Già il giorno della sparizione la Marina Usa aveva rilevato una “anomalia”: cosa succede adesso.
A cura di Ida Artiaco
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Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda della scomparsa di Titan, il sottomarino per esplorazioni turistiche di cui si sono perse le tracce domenica scorsa nell'area dell'affondamento del Titanic, nell'Oceano Atlantico. Fonti ufficiali hanno confermato che i cinque passeggeri a bordo del sommergibile sono morti.

S tratta del miliardario britannico Hamish Harding, l'esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, il ceo della stessa OceanGate Stockton Rush, l'uomo d'affari di origine pachistana ma cittadino britannico, Shahzada Dawood, e suo figlio di 19 anni Suleman. A causare l'incidente una "catastrofica implosione" dopo che uno dei droni subacquei impegnati nell’area, l'Horizon Arctic ROV fatto arrivare nelle scorse ore vicino al relitto del Titanic, aveva dato conferma che il sommergibile era distrutto.

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Fino a quando continuano le ricerche

Le ricerche ora continuano per raccogliere prove e informazioni, ma non è chiaro se sarà possibile raggiungere i resti di Titan, data la natura dell'incidente e le condizioni estreme sul fondale dell'Oceano, ha spiegato il contrammiraglio Usa John Mauger. "Ci vorrà del tempo per determinare una specifica sequenza temporale degli eventi di questo caso incredibilmente complesso. Inizieremo a smobilitare il personale e le navi dal luogo dell'incidente nel corso delle prossime 24 ore", ha dichiarato.

Quando è imploso il sottomarino Titan

Secondo quanto riporta l'Associated Press, la Marina Usa avrebbe rilevato una "anomalia" che potrebbe essere coerente con l'implosione di Titan già domenica scorsa, giorno della scomparsa del sottomarino.

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"La Marina – si legge – è tornata indietro e ha analizzato i suoi dati acustici dopo che il sommergibile Titan è stato denunciato come disperso domenica. Quell'anomalia era "coerente con un'implosione o un'esplosione nelle vicinanze generali di dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni erano perse", secondo un alto funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere di un sistema di rilevamento acustico sensibile. La Marina Militare ha trasmesso le informazioni alla Guardia Costiera, che ha proseguito le ricerche. Qualsiasi possibilità di salvare una vita vale la pena per continuare la missione".

Cosa è successo a bordo del sottomarino Titan

E così è stato. Le ricerche sono andate avanti fin quando ieri sera il cono di coda e altri detriti del sommergibile mancante sono stati trovati da un veicolo telecomandato a circa 1.600 piedi dalla prua del Titanic, che si trova a circa 13.000 piedi di profondità nell'Oceano Atlantico settentrionale. E le speranze di trovare vivi i passeggeri del sommergibile si sono spente definitivamente.

Ad avvalorare l'ipotesi di un implosione dello scafo già quando si erano interrotte le comunicazioni con la nave di appoggio c'è il fatto, secondo quanto spiegato dal contrammiraglio John Mauger,  che secondo gli stessi soccorritori non sembra esserci una connessione tra i rumori rilevati dal sonar all'inizio di questa settimana e il punto in cui sono stati trovati i detriti del sottomarino Titan.

James Cameron: "Incredibile analogia fra la tragedia del Titanic e quella del sommergibile"

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Sulla tragedia di Titan è intervenuto nelle scorse ore anche James Cameron, famoso regista Usa, autore, tra gli altri, proprio del film Titanic con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet del 1997. Intervenendo alla ABC News, ha detto: "Che una tragedia simile, in cui gli avvertimenti sono rimasti inascoltati, si sia verificata nello stesso identico luogo, con tutte le immersioni in corso in tutto il mondo, credo sia semplicemente stupefacente".

Cameron, che nel 2012 è stato il primo ad immergersi in solitaria nella parte più profonda dell'oceano, ha dichiarato che il rischio di implosione di un sottomarino sotto pressione è sempre stato "al primo posto" nella mente degli ingegneri progettisti. "Alcuni dei più importanti esponenti della comunità ingegneristica che si occupa di immersione in profondità hanno persino scritto delle lettere alla compagnia, dicendo che quello che stavano facendo era troppo sperimentale per trasportare passeggeri e che doveva essere certificato", ha concluso.

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