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Thailandia, i ragazzi scrivono dalla grotta: “Stiamo bene”. Ma sono attesi acquazzoni

Si teme per le condizioni meteo: forti piogge sono attese tra lunedì e martedì: i soccorritori aspettano che cali di più il livello dell’acqua finché il tempo concede una tregua.
A cura di Annalisa Cangemi
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I 12 ragazzi intrappolati nella grotta Tham Luang da due settimane non possono ancora comunicare per telefono, ma hanno fatto sapere ai genitori che stanno bene, attraverso brevi messaggi scritti che sono stati diffusi questa mattina sulla pagina Facebook dei Navy Seals thailandesi.

Tutti, compreso l'allenatore, hanno avuto modo di scrivere qualche riga ai loro cari, con messaggi dal contenuto simile: rassicurazioni sulle proprie condizioni di salute, nostalgia, voglia di divertimento una volta liberati e di lasciarsi alle spalle quest'esperienza traumatica. "Non preoccupatevi per me, i Navy Seal si stanno prendendo cura di noi", scrive Panumat Saengdee, 13 anni. "Fa un po' freddo, ma non preoccupatevi. E non scordatevi della mia festa di compleanno", dice Duangphet Promthep, anche lui 13enne. Più nostalgico Adul Sam-on, 14 anni: "Mi mancate tutti. Voglio tornare a casa". Altri ragazzi hanno espresso invece richieste sul cibo che desiderano mangiare una volta tornati in superficie, come pollo fritto e carne alla griglia. Ekkarat Wongsookchan, 14 anni, ha invece un messaggio specifico per la mamma: "Ti aiuterò a fare shopping ogni giorno una volta libero". Messaggi commoventi, come quello dell'allenatore Ekkapong Chantawong, 25 anni e orfano di madre e padre. La sua lettera è rivolta a tutti i genitori dei ragazzi: "Prometto che farò del mio meglio per prendermi cura di loro. Voglio rivolgere le mie più sentite scuse ai genitori", ha scritto il ragazzo, elogiato da molti per i suoi gesti d'altruismo, come il fatto che ha rinunciato a parte della sua razione di cibo per mantenerli forti durante quegli interminabili nove giorni di buio, in attesa dei soccorritori.

Ma le condizioni meteo spotrebbero peggiorare: un via libera alle operazioni ancora non c'è, e i soccorritori puntano a far calare ancora di più il livello dell'acqua finché il tempo concede una tregua dalle piogge, in modo da minimizzare i rischi. Lo ha detto questa mattina il governatore Narongsak Osatanakorn, responsabile delle operazioni. Sull'area il cielo continua a essere coperto, ma al momento la pioggia non sembra imminente. Acquazzoni sono però dati come molto probabili tra lunedì e martedì. La situazione resta critica.

La posa del tubo per rifornire di ossigeno il gruppo non ha ancora raggiunto il punto utile: i ragazzi hanno accesso a ossigeno supplementare grazie a delle piccole bombole trasportate dai soccorritori dei Navy Seal, ha detto il governatore Narongsak Osatanakorn, che dirige le operazioni di soccorso. Ieri era stato riportato che il livello dell'ossigeno nell'aria era sceso sotto il 15 per cento, una soglia considerata già rischiosa per la salute.

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