Terremoto: bimba salva dopo 40 ore in Siria, in Turchia il piccolo Yigit abbraccia la mamma dopo 52 ore
Una bambina estratta viva dalle macerie del terremoto dopo oltre 40 ore dalla devastante scossa che ha provocato migliaia di vittima in Turchia e Siria. Questo piccolo miracolo arriva dalla città di Salqin, nella regione di Idlib, in Siria. E un video mostra il salvataggio della bambina di circa 8 anni.
"Un altro miracolo, una bambina salvata dopo più di 40 ore in cui era rimasta intrappolata sotto le macerie della sua casa nella città di Salqin, nella regione di Idlib", è quanto riporta su Twitter, mostrando il commovente filmato, l'organizzazione umanitaria di protezione civile Caschi bianchi, attiva nel nord-est della Siria controllato dall’opposizione.
Le immagini condivise su Twitter e riprese anche dal Guardian mostrano il recupero nella notte da parte dei soccorritori della bambina, che ha gli occhi sbarrati mentre viene liberata dalle macerie ma che sembra in buone condizioni di salute.
Secondo i Caschi bianchi, finora nel nord-ovest della Siria sono stati accertati 1.280 morti e 2.600 feriti a causa del terremoto del 6 febbraio. Sono numeri che, purtroppo, sono destinati ad aumentare di molto. Bilancio delle vittime destinato ad aumentare “perché centinaia di famiglie sono intrappolate sotto le macerie da oltre 50 ore dopo il sisma”.
Un altro bambino salvato dopo 52 ore in Turchia
Anche dalla Turchia, oggi, arriva una bella notizia: ad Hatay un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato dopo circa 52 ore. Lo riporta la Bbc. Il piccolo Yigit Cakmak, salvato dalle macerie dall'edificio, è stato subito portato alla madre che lo ha accolto con un grande abbraccio.
Ieri nella città di Jandairis, sempre in Siria, i soccorritori hanno ritrovato viva una neonata tra le macerie di un edificio. La piccola era ancora legata attraverso il cordone ombelicale alla madre, deceduta poco dopo averla partorita. È l’unica sopravvissuta della sua famiglia: a seguito del terremoto sono morti sua madre Afraa, suo padre Abdullah, le sue tre sorelle, suo fratello e sua zia.
“Abbiamo sentito un vagito e sotto una coperta di detriti è stata trovata questa piccolina, grazie a Dio”, ha detto commosso uno dei soccorritori.
A Idlib, dove due fratellini sono stati estratti vivi dopo un incubo di 17 ore sotto i detriti. In Turchia, a Nizip, una donna e i suoi tre figli sono stati tirati fuori dai resti di un palazzo 28 ore dopo il sisma.
