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Terremoto in Turchia e Siria

Christian Atsu è morto, l’annuncio dell’agente: “Corpo ritrovato sotto le macerie del terremoto”

Non c’è più niente da fare per Christian Atsu tra le vittime del terremoto in Turchia. Il manager ha confermato la morte del calciatore.
A cura di Marco Beltrami
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Christian Atsu è morto. La notizia che nessuno nel mondo dello sport e del calcio avrebbe voluto leggere, è arrivata per bocca del manager del calciatore ghanese che risultava disperso sotto le macerie di uno dei tanti palazzi crollati in Turchia per il terribile terremoto di pochi giorni fa. Il corpo senza vita del classe 1992 è stato individuato dai soccorritori che continuano a scavare ininterrottamente. Si spengono così le già flebili speranze di ritrovare miracolosamente in vita questo sfortunato ragazzo africano.

Murat Uzunmehmet, uno degli agenti che curava gli interessi dell'ex calciatore del Chelsea, ha fugato ogni dubbio sulla situazione del suo assistito, intervenendo in diretta, all'agenzia di stampa turca Demirören. Le ricerche sotto i detriti del complesso residenziale del Rönesans ad Hatay sono arrivate al punto di svolta: "Il corpo senza vita di Atsu è stato trovato sotto le macerie. Al momento, i suoi effetti personali sono ancora in fase di rimozione. È stato trovato anche il suo telefono". Purtroppo dunque questa volta, tutto è stato verificato dopo che nei giorni scorsi si erano verificate false indiscrezioni relative al salvataggio miracolso di Atsu.

Tra i 41mila morti del terribile terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria dunque c'è anche questo calciatore, che aveva alle spalle una carriera di tutto rispetto, che gli ha permesso di vestire anche le casacche di Chelsea, Vitesse, Everton, Bournemouth, Malaga, Newcastle, con ben 65 presenze nella nazionale del Ghana, impreziosite da 10 gol. A proposito di reti, è stata proprio una di queste a stravolgere per sempre il suo destino. Poche ore prima della violenta scossa di circa 7.8 gradi di magnitudo, il centrocampista aveva segnato la prima rete con la casacca dell'Hatayspor

Il suo primo gol in Turchia, pesantissimo per regalare nel finale la vittoria alla sua squadra che lo ha celebrato portandolo in festa. Probabilmente senza quella rete la vita di Atsu non sarebbe stata spezzata dal terremoto. Già perché il giocatore stava valutando la possibilità di cambiare aria e aveva già programmato la partenza, come rivelato dal direttore amministrativo del club Fatih Ilek.

Quest'ultimo proprio nelle scorse ore quando si cercava ancora tra le macerie ha raccontato: "Prima del terremoto, prima della partita con il Gaziantep FK, Christian Atsu ha detto all'allenatore che voleva giocare di più. Ha detto: ‘Posso andarmene se trovo una squadra?'. L'allenatore ha accettato questa richiesta. Stava per andare all'estero dalla sua famiglia. L'allenatore gli ha dato una chance nella partita col Kasımpaşa e Atsu ha giocato molto bene. Ha anche segnato il gol vittoria nel finale. C'era una così grande unità dopo la partita che l'abbraccio di Volkan e la sua gioia in campo e nello spogliatoio era evidente. Aveva un biglietto aereo, ma ci ha rinunciato perché ha giocato bene e ha segnato. Dopo l'entusiasmo che ha provato, ha detto ‘non vado, resto qui.' ,È stata una tragedia completa".

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