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Terremoto in Marocco nella regione di Marrakech

Terremoto in Marocco, corsa contro il tempo tra le macerie: l’Italia offre pompieri e 1000 posti letto

Tre giorni di lutto nazionale in Marocco per le vittime del terremoto. Intanto si scava interrottamente tra le macerie ed è corsa contro il tempo alla ricerca di superstiti tra i detriti dei palazzi e delle case crollate.
A cura di Antonio Palma
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Salgono a 2.122 le vittime del terremoto in Marocco e a oltre 2.500 i feriti ma purtroppo si tratta di un bilancio ancora provvisorio perché all'appello mancano tuttora molte persone. Per questo nel Paese nordafricano è corsa contro il tempo a scavare tra i detriti dei palazzi e delle case crollate. Come ha confermato ministro della Giustizia marocchino, ci sono interi villaggi spazzati via e rasi dal suolo dal sisma dove il bilancio potrebbe essere ancora più drammatico.  “Ci sono alcuni villaggi nelle zone montuose tra le province di Al Haouz e Taroudant che sono stati completamente spazzati via dal terremoto. L'esercito è riuscito a portare i primi soccorsi solo con gli elicotteri” ha spiegato il rappresentante del governo locale.

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Tre giorni di lutto nazionale in Marocco

Per onorare le vittime del terremoto, il re del Marocco Mohamed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. "È stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici", si legge in un comunicato stampa del palazzo reale. Intanto le operazioni di ricerca vanno avanti interrottamente nella zona a sud di Marrakech pesantemente colpita dal terremoto di magnitudo 6,8 gradi localizzato con epicentro ad Al Haouz. Operazioni che proseguono sotto il rischio incessante di nuovi crolli visto che dopo quella che è risultata una delle scosse più forti mai registrate nella storia del Marocco, si sono susseguite varie repliche anche potenti tra cui una di magnitudo 4.5 registrata questa mattina.

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Al Paese nordafricano è stata espressa vicinanza da tutto il mondo e molti sono i Paesi che hanno offerto anche aiuti materiali immediati per le operazione di soccorso. Tra questi anche l'Italia che ha offerto uomini dei vigili del fuoco esperti in ricerca di persone sotto le macerie, posti letto per i rifugiati e un ospedale da campo. Lo hanno annunciato i ministri Tajani e Musumeci.

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L'Italia offre squadre SAR e ospedale da campo

"Sono in contatto con il ministro degli Esteri del Marocco al quale ho espresso le condoglianze del governo. Abbiamo messo a disposizione team di emergenza e sostegno sanitario" ha spiegato il ministro degli esteri  Tajani ringraziando poi "la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakech".  "Alle autorità del Marocco abbiamo fatto pervenire la prima offerta del nostro Sistema di protezione civile, in supporto alle loro strutture operative, a seguito del drammatico evento sismico. Potremmo inviare subito, comunque entro quattro-cinque ore, una squadra Search and Rescue (SAR) italiana composta da 48 unità specializzate dei vigili del fuoco (che sarebbero trasportate in loco da mezzo dell'Aeronautica militare). Inoltre, tende ed effetti letterecci per 1.000 unità ed un Posto medico avanzato con o senza personale medico" ha dichiarato invece il ministro per la protezione civile Nello Musumeci.

Il governo marocchino ha già accettato l’aiuto di quattro Paesi, tra cui la Spagna, per le operazioni di soccorso delle persone rimaste intrappolate tra le macerie dopo il terremoto. Una fonte diplomatica marocchina ha spiegato che il Marocco ha accettato la partecipazione di squadre provenienti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar.

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