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Svezia, baby killer di 14 anni assoldato per uccidere i membri di clan rivali

Il ragazzo, di 14 anni, è stato condannato per l’omicidio di un uomo e il tentato omicidio di altri sei.
A cura di Davide Falcioni
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O giudici di un tribunale svedese hanno emesso una sentenza nei confronti di un ragazzo di 14 anni per l'omicidio di un uomo e il tentato omicidio di altri sei. Tale sentenza costituisce un importante passaggio nell'ambito delle lotte tra bande criminali in Svezia che hanno avuto un picco sanguinoso nel 2023.

Stando a quanto riportato dal quotidiano Dagens Nyheter, a giugno dell'anno scorso il giovane ricevette l'incarico da un mandante all'estero di assassinare quattro membri di una banda avversaria. Non riuscendo a trovarli, il ragazzo tentò commettere una vera e propria strage aprendo il fuoco nei confronti di sei persone non associate alle bande, tuttavia l'arma si inceppò fortunatamente dopo due colpi.

Durante il processo, l'imputato ha raccontato di aver assunto tremadolo, una droga spesso utilizzata dai criminali per controllare i nervi, al punto da provocargli gravi disturbi fisici. Un mese dopo, insieme a un ragazzo di 19 anni, il minorenne ricevette l'incarico di uccidere un membro di un clan rivale. L'omicidio venne commesso nell'appartamento della vittima, di fronte alla compagna, quando in casa c'erano anche suo padre e i bambini.

Il ragazzo di 14 anni è stato inviato a un centro minorile di riabilitazione, essendo troppo giovane per ricevere una sentenza criminale secondo le leggi svedesi. Nel corso del processo è emerso inoltre che l'omicida adolescente ha avuto contatti coi servizi sociali da quando aveva 8 anni ed a sua volta era stato vittima di violenze fisiche e psicologiche in casa.

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