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Strage di Pasqua in Sri Lanka, arrestato uno dei principali sospettati

L’annuncio dell’Interpol che subito dopo gli attacchi aveva messo in campo una task force dedicata per aiutare le autorità locali nelle indagini e nel rintracciare i colpevoli degli attentati del 21 aprile scorso costati la vita a oltre 250 persone. L’arrestato è un 29enne cingalese identificato come Ahamed Milhan Hayathu Mohamed.
A cura di Antonio Palma
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Potrebbe esserci una prima svolta nell'inchiesta sulla strage di Pasqua nelle chiese cattoliche in Sri Lanka costata la vita a oltre 250 persone  tra cui almeno 45 bambini e il ferimento di altre cinquecento. Nelle scorse ore infatti uno dei principali sospettati dell'organizzazione degli attentati nelle chiese e nei luoghi di ritrovo dei cristiani del 21 aprile scorso è stato individuato e fermato. A riferirlo è stata l'Interpol, aggiungendo che con lui sono stati catturati altri quattro sospetti. Si tratta di un 29enne cingalese identificato come Ahamed Milhan Hayathu Mohamed che ora sarà estradato le suo Paese. Come riferiscono sempre dall'organizzazione internazionale di polizia , infatti, il fermo sarebbe avvenuto in un non meglio precisato paese del medio oriente dove l'uomo sarebbe scappato subito dopo le stragi.

Stando a fonti di polizia raccolte dai media cingalesi, i cinque uomini sarebbero stati arrestati a Jedda, in Arabia Saudita dalla polizia locale su mandato di cattura internazinale. Nei conforti del ventinovenne infatti era stato emesso un mandato di cattura internazionale con codice rosso. Sempre secondo indiscrezioni, il 29enne sarebbe considerato una delle menti dietro le stragi perpetrate anche da attentatori suicidi e "un alto funzionario" del National Thowheeth Jama'ath (NTJ), l'organizzazione jihadista affiliata all'Isis e sospettata di essere dietro gli attacchi.

"L'arresto e l'estradizione di uno dei principali sospettati degli attentati dinamitardi nello Sri Lanka è un passo importante nelle indagini", ha affermato il segretario generale dell' Interpol, Jürgen Stock. Subito dopo gli attacchi, l'organizzazione di polizia con sede a Lione aveva messo in campo una task force  dedicata per aiutare le autorità locali nelle indagini e nel rintracciare i colpevoli con esperti in antiterrorismo, esplosivi e identificazione delle vittime oltre a mettere a disposizione le informazioni contenute nel proprio database.

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