“Sono triste. Non posso andare avanti”. Indebitato e con un tumore, perde la casa e si uccide

"Mi spezza il cuore scriverlo. Vi amo con tutto il mio cuore. Sono stato troppo infelice nella mia vita per così tanto tempo, non posso andare avanti. Ora sto per perdere la casa e anche il rispetto di me stesso, ho deciso di andare via per sempre". Questo il drammatico messaggio che un uomo inglese di 56 anni ha lasciato alle sue due figlie Sally e Jessica prima di suicidarsi. Nigel Hurst aveva accumulato debiti per circa 70mila sterline (78mila euro) e viveva senza acqua e riscaldamento quando gli ufficiali giudiziari hanno trovato il suo corpo nella casa che presto sarebbe stato costretto a lasciare a Glasgow. “Non piangete per me a lungo. Se me ne vado sarà solo un enorme sollievo. Vi amo entrambe e sarò sempre con voi" continua il messaggio di Nigel, suicidatosi lo scorso ottobre. L’uomo era malato di cancro.

“Non ci aveva mai detto di tutti questi problemi, l’avrei voluto vedere almeno un’ultima volta” ha detto la figlia 26nne, Jessica. “Sapevamo che c’erano dei problemi economici, l’anno prima ci aveva detto che aveva solo 5 sterline sul suo conto in banca. Non pensavamo però che la situazione fosse questa” aggiunge. “Sono stati i debiti a spingere mio padre a togliersi la vita. È assolutamente disgustoso e disumano, la quantità di pressione che gli è stata inflitta, qualcosa era insopportabile: sapevano che era malato di cancro". A Nigel è stato diagnosticato un tumore ai reni nel 2004 e Jessica ritiene che lo stress del divorzio dalla loro madre e la stessa malattia abbia contribuito alle difficoltà finanziarie.
Secondo Jessica ciò che ha abbattuto definitivamente il padre è stato il pignoramento della casa: "Portare via la nostra casa di famiglia è stato qualcosa da cui non si è più ripreso”. Lo scorso 4 ottobre 2017, un ufficiale giudiziario e un agente avrebbero dovuto incontrare il signor Hurst per la consegna della proprietà. L’uomo però si era tolto la vita. “Tutto ciò non sarebbe dovuto mai essere successo. È un oltraggio che sia morto per i debiti” conclude Jessica.