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Rifiuti: Strasburgo condanna l’Italia, incapacità di gestire l’emergenza

Strasburgo condanna l’Italia: incapace di gestire l’emergenza rifiuti in Campania. La Corte non ha riconosciuto, però, il danno alla salute: l’aumento del cancro non è correlato alla spazzatura presente in strada.
A cura di Carmine Della Pia
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emergenza rifiuti

L'Italia è stata condannata a Strasburgo perché incapace di gestire l'emergenza rifiuti in Campania. La Corte dei Diritti dell'uomo, sulla base di un ricorso presentato da 18 cittadini di Somma Vesuviana, afferma che lo Stato Italiano, dal 1994, non ha saputo prendere alcuna misura atta a fronteggiare la piaga dei rifiuti. Una violazione del diritto alla salvaguardia della vita privata e familiare, si viene a sapere, perché l'Italia non può costringere i suoi abitanti a vivere tra i rifiuti. Allo stesso tempo, però, Strasburgo non ha riconosciuto il danno alla salute. Tra le reazioni a caldo, quella del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: "Noi che stiamo risolvendo i problemi subiamo la condanna per fatti determinati da chi non ha saputo gestire e ha creato disastri".

Emergenza rifiuti, non c'è stato danno per la salute

I giudici di Strasburgo hanno condannato lo Stato Italiano perché incapace di gestire l'emergenza rifiuti, ma non hanno trovato nesso tra l'aumento dei casi di cancro e la gestione dei rifiuti in Campania: la vita dei cittadini, pertanto, non sarebbe stata messa in pericolo. La Corte non ha riconosciuto l'indennizzo di 15 mila euro per danni morali richiesto dai 18 cittadini di Somma: la sola costatazione della violazione del loro diritto alla vita privata e familiare basterebbe, infatti, come riparo al danno subìto. All'avvocato Errico di Lorenzo, che aveva chiesto oltre 20 mila euro, andranno 2.500 euro per le spese legali sostenute.

Il sindado di Napoli, Luigi De Magistris, parla di "paradosso", perché "noi che stiamo risolvendo i problemi subiamo la condanna per fatti determinati da chi non ha saputo gestire e ha creato disastri". Sulla sentenza, il primo cittadino ha affermato:

Le sentenze vanno rispettate e le sentenze arrivano sempre dopo che i fatti sono accaduti. E' importante però che le ‘fotografie' che hanno determinato questa sentenza non ci siano più. A noi tocca convincere la comunità internazionale che le cose stanno cambiando e che da parte di questa amministrazione c'è tutto l'impegno".

Nonostante il sindaco abbia più volte definito la situazione "sotto controllo", fioccano a cadenza quasi mensile le denunce in determinate zone della città: in provincia, infatti, l'emergenza rifiuti era ancora ben visibile, fino al mese scorso.

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